Rimini. Infinita battaglia tra vicini per il ramo di un albero: ingegnere a processo

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Un ramo di un albero bisognoso di spazio che si è conquistato scavalcando le recinzione della proprietà confinante per poi adagiarsi su un piccolo manufatto del vicino. Questa la causa scatenante del conflitto tra dirimpettai che ha portato davanti al Gup del Tribunale Manuel Bianchi un pensionato e un ingegnere, entrambi riminesi. Assistiti rispettivamente dagli avvocati Massimo Cerbari e Piero Venturi, i due contendenti chiedevano il processo uno per l’altro. Sostenevano infatti di essere stati rispettivamente vittime uno dell’altro durante l’ennesima discussione avuta. Non vedendo accolta la propria richiesta di veder potato il ramo oggetto del contendere, il pensionato così come avrebbe fatto altre volte, ha attraversato il cancello tra una proprietà a l’altra ed ha nuovamente affrontato l’ingegnere. Tra i due gli animi si sono subito scaldati e sono volate parole grosse. Questa volta, però, stando alle rispettive denunce, l’acceso diverbio sarebbe degenerato in reciproche aggressioni. Ognuno dei contendenti per dimostrare d’aver ragione alla denuncia presentata nei giorni successivi ha allegato un certificato medico con prognosi, fortunatamente, di pochi giorni. Per la pubblica accusa il caso doveva chiudersi con l’archiviazione di entrambe le denunce. Non è stato dello stesso avviso il giudice che ritenendo improbabile che il pensionato potesse in grado di ferire il vicino (ha una ventina di anni in meno dell’ingegnere) ha accolto la richiesta di archiviazione nei suoi confronti, mentre ha deciso per l’imputazione coatta del professionista che così sarà processato per lesioni.

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