Rimini, via libera ai monopattini elettrici. Ecco le vie autorizzate

Rimini

RIMINI. Via libera della Giunta alla sperimentazione della micromobilità con monopattini elettrici. Per l’avvio dei servizi in modalità sharing mobility bisognerà attendere però qualche giorno. Sarà, infatti, con una disposizione dirigenziale che il Comune, già la prossima settimana, autorizzerà il servizio di free floating che prevede la possibilità di restituire il monopattino in punti diversi da quello di prelievo.

Dove si può sfrecciare
Le aree che il Comune intende autorizzare per la circolazione dei monopattini, velocità massima 15 chilometri orari, sono la pista ciclabile del lungomare sud da Miramare fino l’incrocio con via Faenza; la pista ciclabile del lungomare sud dall’incrocio con via Siracusa fino a Piazzale Boscovich; la pista ciclabile lungo via destra del porto fino al Ponte dei Mille; quella di viale Principe Amedeo da piazzale Fellini al sottopasso; i percorsi ciclopedonali dei parchi Renzi Madre Elisabetta, Maria Callas, Alcide Cervi, Olga Bondi, Fabbri, Poderi della Ghirlandetta, XXV Aprile; nelle “zone 30” da via Cristoforo Colombo al lungomare Tintori; la pista ciclabile del lungomare nord a Viserbella. Non si potranno superare invece i 6 chilometri orari, nelle zone pedonali, nelle vie del centro storico, via Marecchia, da via dei Mille a Ponte di Tiberio; sul ponte di Tiberio; su corso D'Augusto da ponte di Tiberio a Via Verdi; in via Verdi fino piazza Malatesta; in via Garibaldi, da Porta Montanara a via Bertola; su corso d'Augusto, da Arco d'Augusto a via Bertola; in via IV Novembre e via Dante, da via Alberti alla stazione Ferroviaria; in via Galeria e via Castelfidardo, da via Bastioni Orientali a via IV Novembre.

«Rimini – commenta Roberta Frisoni, assessora alla Mobilità del Comune di Rimini - comincia ufficialmente a sperimentare la micromobilità elettrica. Non è un passaggio come gli altri: si tratta di una sperimentazione che, se veicolerà risultati positivi per la comunità e l’ambiente, potrà essere assorbita nelle politiche strutturali legate alla mobilità cittadina». Nel sottolineare come il tema sicurezza non sia stato lasciato al caso, tanto che i limiti di velocità imposti sono più rigidi di quelli in vigore in molte capitali europee dove il servizio è già attivo, Frisoni ricorda come «Rimini è certamente una città che ha nel suo Dna l’innovazione: questa sperimentazione getta un seme per disegnare la mobilità del futuro, sempre più varia, sostenibile, disponibile, diversificando per andare oltre il dominio assoluto dell’auto. Oltre ai servizi servono evidentemente anche le infrastrutture per accompagnare il cambiamento, ed è per questo che i nuovi lungomari, all’interno del Parco del Mare, sono stati già progettati per accogliere tutte le forme nuove di mobilità sostenibile, dai pedoni, ai monopattini, alle biciclette, agli skate, ai roller. Oggi dunque siamo solo l’inizio».

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