Rimini. Via Ducale, appello al futuro sindaco: "Via le auto"

Archivio

Ormai basta la parola: via Ducale. Una stradina trasformata in arteria scorrimento per chi da monte vuole raggiungere la zona mare. A questo punto, dopo due anni di attesa, i residenti approfittano della scadenza elettorale per chiedere un impegno concreto al sindaco che verrà: il primo atto della nuova giunta deve contenere la soluzione ai problemi del Rione Clodio. La missiva è firmata come al solito dal Comitato dei residenti.

Cosa succede

Leggiamo la premessa del documento redatto dai cittadini. «La demenziale riorganizzazione della viabilità cittadina ha convertito una via medievale del centro storico in una circonvallazione di attraversamento: 15mila mezzi al giorno su via Ducale e altrettanti su via Bastioni settentrionali in direzione mare-monte».

Tutto è stato deciso per potere chiudere ponte di Tiberio e piazza Malatesta, «assicurando ai residenti che l’utilizzo di via Ducale per il traffico da monte a mare sarebbe stato temporaneo fino alla primavera del 2020».

Non è andata così. «Dopo due anni il Comune continua a sacrificare il Rione Clodio - continua il Comitato -. La situazione non è più sopportabile per noi che viviamo in una camera a gas».

Non solo. «Anche l’inquinamento acustico è sicuramente sopra i limiti di legge e ci costringe a tenere le finestre chiuse anche in estate. A tutto ciò va aggiunto il rischio di essere investiti uscendo di casa perché sulla strada non ci sono marciapiedi».

Ed ecco l’appello al prossimo sindaco. «Chiediamo a chiunque vinca le elezioni di approvare come primo atto una soluzione efficace e definitiva al traffico di attraversamento su via Ducale, consentendo ai residenti di tornare alla normalità».

A tutto tondo

Chiusura dedicata alle rotatorie su via D’Azeglio e via Tiberio. «Mentre per quest’ultima viene precisato che l’obiettivo è “di limitare l’accesso del traffico carrabile al Borgo San Giuliano, riservando l’accesso ai residenti - spiega il Comitato - per la rotatoria su via D’Azeglio, che dovrebbe riguardare l’accesso a Corso d’Augusto e via Ducale, nulla viene dichiarato nonostante l’attesa di due anni per una soluzione al traffico di attraversamento. È del tutto evidente la maggior tutela riservata al lato nord del Ponte di Tiberio che viene in pratica pedonalizzato, rispetto al lato sud (Rione Clodio) inondato di automezzi e con accesso libero a tutti».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui