Rimini, via al Festival del Mondo Antico

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Torna dal 6 al 31 luglio il Festival del mondo antico, l’appuntamento storico e culturale che unisce il passato al presente, l’antico al contemporaneo. Titolo e argomento principale della ventiquattresima edizione è Consenso / con-senso, propaganda e potere dall’antichità a oggi: da Carlo V a Putin, da Augusto agli influencer, dalle chiese del Cinquecento all’era di Napoleone, una rassegna di incontri e presentazioni legate alla necessità di queste figure di raccogliere il consenso di chi osserva, sia esso un popolo da governare, un pubblico da intrattenere o i fedeli da stimolare. Ottenerne il favore, quindi, per condividere la propria visione del mondo, o semplicemente le proprie idee, con la prospettiva di mantenere questo “sentire assieme” il più a lungo possibile.

L’Arena Francesca di Rimini e il Lapidario del Museo della Città saranno i due teatri principali di questa edizione: undici conversazioni serali e sei presentazioni di libri in compagnia di archeologi, intellettuali, storici e giornalisti. Immancabili anche le visite guidate, quattro serie di percorsi che consentiranno di conoscere al meglio ciò che è antico e moderno della città e del museo, e le apprezzatissime iniziative didattiche del Piccolo mondo antico Festival offriranno a bambini e ragazzi occasioni di imparare giocando. E come da tradizione, ci sarà anche il Festival altrove, ovvero presentazioni di libri, passeggiate culturali nel territorio, attività per adulti e i più piccoli promosse dai Comuni di Cattolica, Riccione, Santarcangelo, Savignano sul Rubicone e Verucchio.

«Il festival torna ad essere svolto in periodo estivo, al contrario dei due anni precedenti», commenta il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad. «Tra incontri e laboratori, ci saranno occasioni di ascoltare e di fare e di coinvolgere tutti i comuni della provincia, che quest’anno si metteranno in gioco per offrire attività interessanti e coinvolgenti per ogni membro della famiglia».

«Questa edizione è da un lato difficile dato che ripartiremo dopo due anni difficili, ma facile perché abbiamo tanti argomenti che parlano da soli», dice invece Giovanni Sassu, direttore Musei Comunali di Rimini. «Quest’anno il tema cardine è il consenso: è un tema molto particolare, dal punto di vista della cultura, della sociologia e della modernità, e rispecchia perfettamente il dualismo della nostra realtà. Ma è specialmente interessante nella politica e nella socialità dei giorni d’oggi, un perfetto ponte tra passato e futuro».

Gli incontri

Le notti della cultura di Rimini partiranno domani 6 luglio alle ore 21 all’Arena Francesca da Rimini, con un ricordo del fondatore del Festival, recentemente scomparso, Marcello Di Bella. A seguire, i professori Giovanni Brizzi e Gino Bandelli si confronteranno sul “Consenso nel mondo antico e i suoi riflessi nella modernità”. Da venerdì 8 luglio gli incontri serali inizieranno sempre alle 21.30, a cominciare dai racconti affascinanti e legatissimi al tema del consenso dell’imperatore Augusto, narrati dall’archeologo Paolo Carafa.

Mercoledì 13 luglio il Festival si sposta al Lapidario del Museo della Città, dove Giovanni Sassu e il direttore del Palazzo Madama a Torino Giovanni C.F. Villa racconteranno il rapporto tra immagini e propaganda di due sovrani tra i più importanti della storia: Carlo V e Napoleone. Venerdì 15 luglio sarà invece la volta della storica Maria Giuseppina Muzzarelli, che parlerà di “Come limitare i lussi e mantenere il consenso. Una testimonianza dal medioevo”. Domenica 17 luglio si toccheranno temi di attualità con la guerra in Ucraina: il giornalista Roberto Zichitella, storica voce di Radio3 Mondo, Micol Flammini, penna de “Il foglio”, e la scrittrice russa Elena Kostioukovitch, si uniranno per confrontare e dialogare riguardo alle strategie comunicative di Zelensky e quelle propagandistiche messe in atto dal regime putiniano.

Si torna all’Arena per gli ultimi appuntamenti. Mercoledì 20 luglio i due intellettuali Francesco Filippi e Lorenzo Pavolini racconteranno le dinamiche del consenso durante l’età fascista, tra simboli ed esibizione del corpo. Il rettore dell’Ateneo di Bologna, il professore Ivano Dionigi, sarà invece protagonista venerdì 22 luglio per una conversazione intitolata “Parole che uccidono, parole che salvano”, incentrata sulla comprensione dell’etimologia del consenso. Domenica 24 luglio l’ospite d’onore sarà il grande giornalista, saggista e viaggiatore Paolo Rumiz, che si interrogherà sulle origini e sui valori dell’Europa in relazione al tema del Festival, traendo spunto dal suo ultimo libro “Canto per l’Europa”. E anche mercoledì 27 luglio un grandissimo ospite d’eccezione: lo studioso inglese David Ekserdjian, professore di Leicester e tra i più grandi storici dell’arte del Regno Unito, analizzerà il rapporto a tre che ha legato i committenti, il pubblico e i dipinti d’altare nelle diverse epoche storiche. A chiudere sarà domenica 31 luglio Filippo Ceccarelli, storica firma di Repubblica, che, in dialogo con Paolo Pagliaro, analizzerà “Il consenso nella stampa italiana, oggi”, concludendo il Festival del mondo atico con una nota di attualità.

Info, antico.comune.rimini.it

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