Rimini, un tedesco su due ha disdetto le vacanze: “Vanno in Spagna, ma li recupereremo”

Se nelle province di Forlì-Cesena e Ravenna l’alluvione di metà maggio ha colpito duramente, devastando città e campagne, in quella di Rimini, seppur sfiorata dalla massa d’acqua, i danni si sono concentrati sul comparto turistico. Sotto forma di disdette. In particolare dalla Germania. Conferma Patrizia Rinaldis, presidente dell’Associazione albergatori riminesi: «Per giugno possiamo parlare di un buon 50% di cancellazioni: un tedesco su due, insomma, attraverso i canali online Expedia o Booking.com, ha azzerato la sua prenotazione e ne ha effettuata un’altra in Grecia o in Spagna». E se a giugno molti turisti provenienti dalla Germania hanno preferito rinunciare alla Riviera preferendogli altri lidi, magari condizionati da un’informazione distorta – il Bild, noto quotidiano tedesco, titolò addirittura “Rimini, il paradiso delle vacanze allagato” – anche per luglio questa tendenza non sembra arrestarsi. Sottolinea, infatti, Rinaldis: «Per il prossimo mese possiamo parlare di un 25% di rinunce, sempre sui circuiti internet. Ve detto, però, che i tedeschi sono soliti viaggiare in auto, per loro, quindi, è più semplice disdire una prenotazione alberghiera. Al contrario di chi predilige l’aereo, come i francesi o gli austriaci: in questo caso cancellare una prenotazione è decisamente più complicato. Infatti le loro disdette sono davvero poche».

La risalita

La presidente Aia Rimini è tuttavia ottimista. «Certo – commenta – siamo davanti ad una causa contingente. Per questo sono convinta che, attraverso la campagna promozionale che Regione e Governo stanno portando avanti anche in Europa, chi ha disdetto per luglio, ma anche chi lo ha fatto per giugno, ci ripenserà e rinnoverà la sua prenotazione. L’auspicio, quindi, è che alla fine, per giugno, sperando nel bel tempo, si possa centrare un buon 70% di riempimento camere. Anche grazie al turismo italiano, sempre molto fidelizzato».

Le informazioni

Ma se Rinaldi punta sull’ottimismo, il collega Alessandro Giorgetti, presidente di Federalberghi Emilia Romagna, se la prende con una certa informazione «troppo catastrofista». «Per giorni e giorni – commenta – si sono date, in pasto al pubblico, notizie negative, allarmanti, quasi da distruzione totale. Che hanno alimentato le ambiguità, ingenerato equivoci e confusione, e prestato il fianco ad azioni strumentali portate avanti da qualche centro di interesse. Spaventando, quindi, molti turisti, anche tedeschi, in procinto di venire in vacanza in Riviera». Chiosa Giorgetti: «Non dimentichiamoci che all’indomani della crisi economica greca, la Troika (Fondo monetario internazionale, Ue e Banca centrale europea, ndr), in cambio di ingenti aiuti finanziari, impose forti privatizzazioni. Che costrinsero la Grecia a vendere molti asset, tra cui gli aeroporti. E sapete che li acquistò? Le principali società tedesche. Io non mi stupisco più di nulla in ambito turistico. Ecco perché ribadisco che quando si danno certe informazioni bisognerebbe essere più attenti e precisi».

Commenti

Lascia un commento

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui