Rimini, ubriaca fradicia, getta cibo sugli altri clienti del ristorante e si arrampica sui tavoli: arrestata

Rimini

Rifiuta di andarsene dal locale dove aveva pranzato e quando è già ora di cena molesta altri clienti e passanti gettando loro addosso avanzi di cibo e invettive.
Con l’accusa di oltraggio a pubblico ufficiale, danneggiamento e rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale, è finita in manette una turista russa di 47 anni (E.A. le sue iniziali) residente ad Arezzo. A chiamare la polizia, vista che l’aria si era fatta parecchio pesante e la donna aveva accanto a sè un cane molosso poco rassicurante, è stata la giovane addetta al servizio clienti del ristorante (“Sbouron” di via Beccadelli).
La donna si era seduta all’ora di pranzo ai tavoli all’aperto e dopo aver mangiato e soprattutto bevuto si era trattenuta lì perfino durante l’ora di chiusura del locale. «Non me ne vado».
Alle 19, però, era ancora lì a importunare i clienti del ristorante. La donna russa è salita sul tavolo e ha cominciato a tirare avanzi di cibo ai tavoli vicini e ai passanti.
Durante la pausa, secondo il racconto dei dipendenti del locale, aveva già distrutto due bicchieri e un piatto. Nell’arrampicarsi tra i tavoli aveva addirittura infilato i piedi dentro la pietanza appena consumata.
C’è chi si è spaventato, ma i tentativi di riportarla alla calma si sono rivelati vani. La cliente ha urlato in faccia alla ristoratrice costretta a quel punto a chiamare la pattuglia. Agli agenti la donna ha farfugliato delle frasi senza senso e poi ha iniziato ad offenderli.
Era in un evidente stato di alterazione psicofisica. «Non mi rompete il c…. Non mi muovo da qui, se provate a toccarmi ci penserà il mio cane a farvi a pezzi».
Di fronte al rifiuto categorico di alzarsi e lasciare il locale i poliziotti, stando bene atenti a non innervosire il molosso, hanno dovuta trasportarla a peso morto.
La signora, fuori di sé dall’alcol, ha continuato a dare in escandescenze anche a bordo della Volante e in questura, tanto che nei suoi confronti è stato usato anche lo spray urticante. Due poliziotti, colpiti con calci e pugni, sono stati costretti a ricorrere alle cure dei sanitari: rispettivamente cinque e quattro giorni di prognosi. Ieri mattina è comparsa davanti al giudice, difesa dall’avvocato Alessandro Coppa.

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