Rimini, "tutto aumenta, ma noi assumiamo": Focchi rilancia la sfida

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E’ una realtà consolidata dell’architettura moderna. Del design visionario. Delle costruzioni innovative. E’ un marchio presente nelle metropoli avanzate: da Milano a Londra, fino a New York. Tanto da essere definiti “sarti di grattacieli su misura” visto che si occupano dei loro rivestimenti sempre più tecnologici. Ed è romagnola. Rigorosamente riminese. Di Poggio Torriana. Parliamo del Gruppo Focchi, 108 anni di storia, che, nonostante crisi energetica e aumento delle materie prime, pensa in positivo. E pianifica nuove assunzioni. In vista di un’ulteriore espansione nel mercato anglosassone. Commenta Maurizio Focchi, amministratore delegato dell’omonima azienda familiare: «Quello che stiamo sentendo, come azienda, è l’aumento del costo delle materie prime. Molto meno della luce e del gas che, non essendo la nostra un’attività altamente energivora, incidono per circa l’1% del fatturato complessivo: 110 milioni di euro nel 2021. Tra l’altro abbiamo installato un impianto fotovoltaico che, a livello energetico, ci permetterà di risparmiare un buon 30%».

Materiali, dunque, ecco la parola meno apprezzata in questo periodo dalle imprese. E, in particolare, dalla Focchi group. Materiali sempre più spesso difficili da acquistare sul mercato interno, ma anche internazionale, e che, quando si trovano, costano a peso d’oro. Continua Focchi: «La nostra attività è incentrata molto su alluminio e vetro. Che riusciamo a reperire con difficoltà e in tempi dilatati rispetto a prima. E che quando li troviamo li paghiamo almeno il doppio, l’alluminio, o con ritocchi in alto non inferiori al 40%, il vetro. Tuttavia andiamo avanti. Con buone prospettive anche per il futuro». Dove, per “buone prospettive future”, Focchi intende nuovi progetti da portare a compimento e nuovi posti di lavoro da creare entro il 2023. «Abbiamo un grosso portafogli commesse – precisa il manager riminese -. Lavoriamo molto con l’estero, Inghilterra e Stati Uniti in particolare, dove apprezzano molto le nostre realizzazioni. Per questo prevediamo di assumere nuovi dipendenti, già dal prossimo anno, per un buon 10% rispetto alle attuali trecentocinquanta unità impiegate».

Il mercato internazionale

Insomma, non c’è crisi che tenga per il gruppo imprenditoriali riminese. Già operativo a Londra, molto attivo anni fa anche in Italia (la Torre Pwc di Milano, meglio nota come il “Curvo”, è di sua realizzazione), e con prospettive esistenti e future negli Usa. «Prima di chiudere una commessa preferisco tacere, non anticipare nulla – sottolinea Focchi -. ma diciamo che il mondo anglosassone è tra i nostri mercati di riferimento». A Londra, infatti, sono in fase di realizzazione due tra le costruzioni di più ampia sostenibilità ambientale e elevata estetica che la metropoli vanti: Paddington square e il complesso direzionale Broadgate. «Una, in particolare, Paddington square, è opera di Renzo Piano», ricorda con orgoglio Focchi. Tra gli architetti italiani più stimati al mondo, Piano ha progettato per la Focchi group quello che può definirsi il palazzo trasparente, tutto vetri e stanze “aperte” che domina una piazza di nuova concezione. Un edificio multifunzionale di diciassette piani, a forte risparmio energetico, dal cui ultimo si possono ammirare, attraverso una terrazza di un ristorante stellato, Hyde Park, la City e tutta Westminster.

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