Prende a pugni una commerciante che l’accusa di essere una ladra. Nella zuffa che ne consegue ad avere la peggio è stata la merce esposta nel negozio di viale Vespucci; mentre si accapigliano, infatti, scaffali ed espositori delle calamite con la scritta “Rimini” – che una turista serba di 57 anni secondo la denuncia della derubata si era già messa in tasca senza pagare il giorno precedente – sono volate a terra: decine di souvenir andati in frantumi, comprese le targhette ricordo appena sottratte, di cui nella borsa della donna non si è però trovata traccia. Il parapiglia si è scatenato venerdì pomeriggio quando la commerciante avrebbe riconosciuto nella minuta signora la ladra che 24 ore prima aveva fatto shopping senza pagare. È stata la stessa negoziante, aiutata da un passante, a bloccarla e consegnarla dopo un breve inseguimento all’equipaggio di una Volante dell’Ufficio prevenzione generale soccorso pubblico della Questura.
Chi è davvero?
Accompagnata negli uffici di piazzale Bornaccini ed arrestata per tentata rapina impropria e danneggiamento, mentre le venivano prese le impronte digitali e veniva fotosegnalata ha affermato di essere disoccupata. Ieri mattina in tribunale, invece, nel corso dell’udienza di convalida al giudice ha solamente detto (si è infatti avvalsa della facoltà di non rispondere) che in Serbia un lavoro ce l’ha, ed è anche prestigioso e molto delicato: sarebbe un medico chirurgo.
Impossibile sapere quale delle due versioni risponde a verità. Quando in Questura le hanno chiesto se voleva informare qualcuno, ha infatti risposto di no. Non ha voluto comunicare nulla nemmeno al capo comitiva del gruppo di turisti con cui era arrivata sabato per una settimana di vacanza. Di dove ha trascorso la notte tra sabato e domenica i compagni di viaggio non sapranno nulla neppure oggi perché alle 13 di ieri si sono imbarcati su un volo che li ha riportati in patria.
Il cammino giudiziario
Dopo la convalida dell’arresto il difensore della 57enne, l’avvocato Andrea Muratori, ha chiesto di poter patteggiare la pena. Il giudice si è riservato: comunicherà la sua decisione nelle prossime ore. Nel frattempo la rapinatrice è stata rimessa in libertà in tempo utile per salire sull’aereo.