Rimini.Truffa all'assicurazione, assolta avvocato

Una cliente con alle spalle diverse disavventure con la giustizia, che per raggirare una compagnia assicuratrice ed avere un congruo risarcimento danni grazie all’invalidità che le era stata diagnosticata le ha consegnato una perizia medico-legale contraffatta. È la genesi della vicenda giudiziaria conclusa ieri con l’assoluzione con formula piena di un avvocato del Foro di Pesaro-Urbino, finita a processo con le accuse di truffa ai danni di una assicurazione, falso materiale commesso da privato e calunnia della cliente che con le sue false certificazioni l’ha trascinata in questa vicenda.

La genesi

A mettere in moto la Procura della Repubblica di Rimini era stata la compagnia assicuratrice cui era stata presentata la richiesta di risarcimento. Una domanda avallata dalla presentazione di un certificato medico, dove era indicata una invalidità parziale non riscontrata dai medici legali dell’assicurazione. «Quando alla mia legale dissi che non mi era stata riscontrata nessuna invalidità e non avrei ottenuto un risarcimento, lei mi rispose “non si preoccupi ci penso io”». Questa la dichiarazione della cliente che ha messo nei guai l’avvocato. La falsità del documento era stata quindi confermata dal medico che per un periodo aveva diviso lo studio con l’indagata: «Non l’ho scritto io e la mia firma è palesemente contraffatta». Il passaggio successivo aveva visto l’audizione del legale. Che alla contestazione sull’autenticità del documento aveva detto di averlo ricevuto direttamente dalla sua cliente. O meglio che la falsa perizia era stata consegnata dalla cliente ad una sua collaboratrice e poi era arrivata nelle sue mani. Versione poi confermata alla polizia giudiziaria anche dalla collaboratrice a sua volta indagata per calunnia e a sua volta assolta con formula piena ieri mattina dal Tribunale presieduto dalla giudice Ersilia Agnello. L’avvocato alla sbarra è stata difesa dai colleghi Stefano Caroli e Tiziana Casali.

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