Rimini: "Ti mangio il cuore". Aggredisce agente di Polizia

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«Ti mangio il cuore. Non sai chi sono io. Togliti la divisa e vediamo che sai fare». Sono alcune delle frasi minacciose pronunciate lo scorso 4 gennaio da Paolo Bregu, albanese 28enne, all’indirizzo degli agenti dell’Ufficio prevenzione generale soccorso pubblico della Questura ed ai colleghi della Polizia locale la cui unica “colpa” era stata quella di averlo fermato mentre era alla guida della sua vettura durante un controllo stradale di routine. Servizio che nello specifico si era rivelato già da subito molto complicato.

Bregu, infatti, sapendo di aver abusato con l’assunzione di alcol così come verrà confermato anche dai successivi esami, quando ha visto la paletta sventolare davanti al muso della macchina, si è fermato per poi scappare a piedi. Una fuga durata però poche centinaia di metri. Ed è stato quando siu è ritrovato faccia a faccia con gli uomini in divisa, che ha dato il meglio di sé. Prima li ha minacciati verbalmente poi è passato alle vie di fatto: con una gomitata ha colpito allo sterno un poliziotto mentre ha provocato una forte contusione alla mano di un agente della Polizia locale. Entrambi erano stati così costretti a ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso da dove vennero dimessi con prognosi di 4 e 8 giorni.

Mentre i due feriti erano visitati all’Infermi, per l’albanese invece si erano spalancate le porte della cella di sicurezza della Questura prima e dei Casetti poi con la resistenza e lesioni personali aggravate a pubblico ufficiale.

Accuse per cui davanti al giudice dell’udienza preliminare Vinicio Cantarini dov’è comparso assistito di fiducia dall’avvocato Massimiliano Orrù ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato. Il procedimento è stato così definito con una condanna a 10 mesi di reclusione (pena sospesa).

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