Rimini. Tavolini del locale concorrente mandati in discarica

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«Scusi, anziché mandarli al macero, posso prendere io i tavolini di cui si deve disfare? Li ho visti e sono in ottime condizioni». È la frase che ieri mattina ha posto le basi di una inevitabile causa legale tra due gestori di locali della Vecchia Pescheria: Steven Ormerod (Foyer) e Claudio Nanni (Al Qui Pub). A porgere la domanda al primo ristoratore, il responsabile di Hera incaricato di sovrintendere alla seconda parte dell’intervento iniziato lunedì con la rimozione dei primi cinque dei 18 tavolini il cui smaltimento, recita il documento di servizio della multiutility, era stato richiesto da Ormerod. Il proprietario del Foyer è letteralmente caduto dalle nuvole ed ha negato nella maniera più categorica di aver mai inoltrato una simile domanda. La soluzione del giallo è arrivata a stretto giro di posta. Ovviamente la richiesta, per essere presa in considerazione, doveva essere corredata anche da un numero di telefono. Che il titolare del Foyer ha subito digitato, rimanendo senza parole. Era memorizzato sul suo smartphone perché di un collega che ha il locale dall’altro lato della Vecchia Pescheria. Messo in vivavoce, alla presenza di diversi testimoni, ha chiamato Nanni e chiesto conferma che fosse proprio lui a rispondere. Con la prova regina che la richiesta era un falso palese, è scattata la telefonata al call center nazionale di Hera per bloccare e salvare i 13 tavolini non ancora partiti per la discarica, cosa assolutamente fortuita: il veicolo solitamente usato per la rimozione, infatti, pare non possa caricarne più di cinque alla volta. Risolta la parte “burocratica”, Steven Ormerod ha avvisato il proprio legale per decidere il da farsi. Perché Nanni ha fatto questo “scherzo”? Al momento non lo sa nessuno, il collega in primis. «Credibilità non ne avete. Raccontate solo delle gran menzogne. Per questo motivo con voi non parlo, non le dico niente». Questa la risposta data da Nanni al Corriere.

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