Rimini, per la "tassa sull'ombra" i bagnini pagheranno la metà

Rimini

RIMINI. Pagheranno di più di “Imu sull’ombra”, ma meno (circa la metà) di quanto chiesto dall’Agenzia delle Entrate nelle cartelle notificate in estate che sono state impugnate dai bagnini. La commissione tributaria di Rimini ha depositato le prime sentenze relative ai 400 ricorsi presentati all’attribuzione e determinazione della rendita catastale, rilevante anche al fine del calcolo Imu, di numerosi stabilimenti balneari della provincia di Rimini.

Nello specifico le sentenze confermano come gli stabilimenti, dal punto di vista catastale, debbano essere riconosciuti tra le attività idonee a produrre reddito ma contestualmente sono stati annullati parzialmente gli avvisi di accertamento notificati dall'Agenzia delle Entrate, nella parte in cui rideterminavano il valore catastale dell'arenile secondo una suddivisione in zone, ovvero una cosiddetta "ad ombreggio", dove si mettono gli ombrelloni. Per esemplificare, se prima uno stabilimento pagava 500 euro di Imu oggi ne dovrà pagare 1.000 ma non i 2.000 chiesti dall’Agenzia delle Entrate.

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