Rimini sud, i comitati: sicurezza, i rinforzi non bastano

Nonostante l’annuncio dell’arrivo di rinforzi da parte del Governo in vista del periodo di Ferragosto, cresce la preoccupazione dei rappresentanti dei comitati cittadini e delle Pro loco sul tema della sicurezza. La morte dopo tre settimane di agonia del 60enne massacrato di botte nel parco Murri, Ndyae Babakar, ha infatti puntato in modo ulteriore i riflettori sulla situazione di degrado che caratterizza in particolare la zona sud di Rimini, in questi mesi estivi frequentata tra l’altro da decine di migliaia di turisti. Come sottolineato in una nota anche dalle esponenti locali del Pd Zangari e Barilari, il ricorso a forze fresche per dare un supporto in tema di sicurezza è considerato anche dai residenti «tardivo» e, con ogni probabilità, «non sufficiente per affrontare la moltitudine di persone che compie atti illeciti sul territorio».

Dentro le colonie

Come spiega Gilberto Montebelli, presidente del comitato turistico Rivazzurra, «siamo invasi da “pallinari” (i truffatori di strada che imbrogliano il malcapitato di turno con il gioco delle tre carte, ndr) e spacciatori, che operano quasi indisturbati sulla strada per tutta la settimana, giorno e sera. È vero che ci sono dei controlli delle forze dell’ordine, ma non bastano, non c’è un contrasto deciso». Per il clou della stagione sono previsti dei rinforzi, ma è comunque difficile essere ottimisti. «Tutto quello che arriva in più è ben accetto – riprende – ci mancherebbe. Il problema è però che le persone che delinquono, da Bellariva a Rivazzurra passando da Marebello, sono davvero tante, trovando riparo all’interno delle colonie abbandonate, che diventano dei veri e propri dormitori. E poi ci sono sbandati, vagabondi e tossici, tutti alloggiati lì. I turisti e i residenti avvertono di conseguenza un diffuso senso di insicurezza. Speriamo che nei prossimi venti giorni qualcosa cambi, sennò si fa davvero dura».

Giuseppe Indino, presidente della Pro loco Miramare, viaggia sulla stessa lunghezza d’onda di Montebelli, sottolineando che «qualche decina di agenti in più non risolveranno la situazione. Fino a tre-quattro anni fa stazionava un pulmino delle forze dell’ordine nell’incrocio tra le vie Marconi e Oliveti e quella era una soluzione che dava sicurezza alla gente. Poi però il servizio è stato tolto e non se ne è capito il motivo. La sera, quando finiscono le feste, il lungomare si riempie di prostitute e gli spacciatori hanno campo libero per le loro attività». Indino, però, non si limita all’estate e dà uno sguardo anche sul lungo periodo. «La stagione ormai sta finendo e il bisogno di una maggiore sicurezza ci sarà anche per il periodo invernale. È positivo che arrivino dei rinforzi in queste settimane – termina – ma è necessario che restino anche nei prossimi mesi, in quanto il degrado non termina con l’estate».

Vincenzo Benini

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