Rimini. Stop al campo nomadi, approvato odg della maggioranza

Rimini

È stato il processo per il superamento del campo di via Islanda il principale argomento di dibattito e confronto dell’ultima seduta di consiglio comunale, concluso con l’approvazione pressoché unanime dell’ordine del giorno presentato dalla maggioranza (28 voti favorevoli, 1 voto contrario e 1 astenuto). Il consiglio, recependo le indicazioni della Legge regionale, dà quindi mandato all’amministrazione di avviare il percorso di uscita delle famiglie di etnia sinta dal campo di via Islanda, attraverso l’inserimento dei nuclei in soluzioni di cosiddetta "emergenza abitativa". Una soluzione che va quindi a sostituirsi alla collocazione delle famiglie in microaree pubbliche, soluzione ipotizzata e vagliata dall’amministrazione e oggetto di confronto con le parti politiche e con il territorio.    

"Quattro anni fa ci siamo buttati con la volontà di risolvere la vergogna di via Islanda e lo abbiamo fatto senza alcuna ipocrisia e senza rete - è il commento del sindaco -. Siccome spesso alla politica viene rimproverata ogni cosa da parte della società ‘buona’ contro la politica ‘cattiva’, io dico che in questo caso la politica ci ha messo la faccia, trovando come sponda molto spesso anche solo un mare di silenzio, anche da parte di chi, a tutti i livelli e in contesti diversi, doveva quanto meno affiancare chi portava avanti per principio e valori un programma volto all’integrazione.    E’ un processo avviato in un silenzio assordante, in mezzo alle proteste e alle paure delle persone e anche, in una prima fase, con una strumentalizzazione di chi ha voluto giocarsi su questa vicenda una partita politica. Abbiamo esplorato tutti gli strumenti che ci erano messi a disposizione dalla legge regionale, che ha avuto il merito, se non altro, di non ignorare il tema e di dare la possibilità di aprire un percorso. Abbiamo cercato un possibile punto di equilibrio che poteva essere un punto di deflagrazione".   

"È stato un dibattito molto corretto, è la prima volta che riusciamo a parlare di questo argomento così complesso nei toni adeguati – ha sottolineato il vicesindaco Gloria Lisi –. Questa amministrazione ha avuto il coraggio di metterci faccia e cuore per risolvere una questione che era sotto gli occhi di tutti. Via Islanda è un parcheggio, non è un campo autorizzato, con tutte le problematiche di sicurezza che abbiamo nel tempo dovuto affrontare.  Una situazione di totale abuso sotto tutti gli aspetti, iniziando quello urbanistico. Siamo partiti da una situazione che vedeva in via Islanda 37 rumeni e 46 italiani sinti, oggi sono presenti 22 rumeni e 25 italiani sinti. Siamo passati da 83 persone a 47, famiglie che hanno iniziato percorsi di integrazione e seguite dai servizi sociali per l’ingresso nelle abitazioni. Credo che l’Amministrazione dovrebbe andare fiera anche se anche solo una persona fosse uscita da quel campo, soprattutto se si fosse trattato di un bambino. Questa è la prospettiva: dare l’opportunità di una vita migliore per le famiglie per uscire da quello che non è un campo ma una vergogna di tutta la città”. 

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