rimini. Stanco di guadagnare poco diventa pusher: arrestato

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Di lavorare tutto il giorno per una misera paga non ne aveva proprio più voglia. Si era reso conto ben presto che spacciando era più semplice guadagnarsi “il pane”. Meno fatica, più resa, ma anche più rischi. E infatti la sua carriera, per il momento, è finita sabato mattina scorso, quando gli agenti della polizia di Stato lo hanno beccato mentre cedeva a un cliente due dosi di cocaina. A inchiodarlo definitivamente sono stati gli 800 euro in contanti che gli hanno trovato addosso e i 230 grammi di droga che gli agenti hanno portato alla luce con la perquisizione nella sua abitazione.

Il tutto è successo lo scorso sabato a Marina centro, dove un 22enne arrivato regolarmente due mesi fa dall’Albania è stato arrestato dalla polizia. Il ragazzo, inizialmente, aveva infatti iniziato a lavorare come muratore, ma la mole di lavoro e la fatica necessaria per portare a casa lo stipendio a fine mese lo hanno stancato in fretta. Così, il giovane aveva preferito inaugurare una nuova carriera, quella di pusher, lavorando alle “dipendenze” di un gruppo di nordafricani. Un curriculum che lo stesso giovanissimo (difeso dall’avvocato Giordano Fabbri Varliero) ha sciorinato davanti al giudice ieri mattina, spiegando anche che essendo agli inizi, i “capi” gli consegnavano la droga in conto vendita, così che lui la potesse pagare solamente se fosse effettivamente riuscito a venderla. Al giudice il 22enne ha spiegato che i nordafricani lo avevano dotato anche di un cellulare aziendale e che lui aveva segnato ogni cessione di sostanza in un vero e proprio libro contabile, con tanto di quantitativi e riferimenti dei clienti. Libro trovato dagli agenti a casa del giovane.

Dopo il giudizio per direttissima il 22enne è stato condannato al divieto di dimora in Emilia-Romagna, patteggiando due anni e otto mesi.

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