Rimini, la biglia contro la finestra del tribunale: "Ho sentito un boato"

«Non c’è spiegazione per un gesto di questo genere all’indirizzo del nostro ufficio. Da noi i toni sono sempre molto pacati, non trattiamo cause che possano giustificarlo». Così i cancellieri della stanza numero 16 occupata dagli uffici del giudice di pace al piano terra del Tribunale di Rimini, commentavamo ieri l’atto “vandalico” di martedì pomeriggio, quando mano ignota forse con una fionda più probabilmente con una pistola a gas o ad aria compressa, ha sparato una biglia di vetro che ha mandato in frantumi una delle finestre antisfondamento. «Erano da poco passate le 15 quando all’improvviso abbiamo sentito una botta e ci siamo alzati di scatto. La mia collega era terrorizzata» ricorda il primo. «D’istinto ho gridato ci stanno sparando» sottolinea la collega che dava le spalle alla finestra colpita. «Non ci siamo resi subito conto di cosa fosse successo, poi abbiamo visto una delle vetrate tutta crepata e allora abbiamo capito». Nonostante la perfetta visibilità nel parcheggio e dietro la recinzione del Tribunale non hanno visto nessuna persona sospetta. «Siamo subito corsi all’ingresso dove ci sono le guardie giurate e i militari per raccontare cosa era successo». Il tempo di rimettere in ordine le idee «salire in Procura» ed è partita la telefonata che in pochissimi istanti ha portato i Carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo ed i colleghi della Scientifica.

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