Rimini. Spaccata in pescheria, poi la folle fuga: catturati

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Un tombino contro la porta di vetro della pescheria, poi la sirena dell’antifurto, il fumo dentro al negozio. Sono le scene in rapida sequenza che si sono verificate nella notte tra mercoledì e giovedì alla pescheria Stella marina di via di Mezzo. Due uomini, di 27 e 30 anni, hanno fatto effrazione nell’attività commerciale convinti di trovare contanti nel registratore di cassa, e magari oggetti o strumentazioni di pregio. Invece, nel cassetto del registratore c’erano solo pochi spiccioli: sei euro e qualche centesimo. E alla fine, il bottino dei ladri è stato questo. «Ma ci è rimasta tanta paura, tanto dispiacere: quando la polizia ti chiama nel cuore della notte - racconta Luisella Verdoia, una dei soci della Stella marina - non è mai una bella sensazione. Abbiamo lavorato tutto ieri per sistemare i danni e la confusione che avevano creato. E per fortuna che un nostro parente fa il vetraio».

Sei euro ma tanto rumore: tanto che un vicino, «che è anche un nostro cliente affezionato», racconta Luisella, ha sentito il vetro andare in frantumi e poi ha visto due uomini «fuggire da un buco nella porta e salire su un’auto, e quindi ha chiamato la polizia».

Proprio il dettaglio dell’auto, una Fiat Doblò, completa delle lettere e dei numeri della targa, ha costituito l’elemento determinante che ha finito per apporre le manette ai polsi dei due ladri.

L’inseguimento

Fallito il colpo per via del denso fumo nel negozio (partito dall’antifurto), dell’allarme che risuonava e anche del magrissimo fondo cassa, i due giovani uomini sono saliti a bordo del Doblò, dirigendosi verso le vie centrali della città. Avvertiti del furto avvenuto poco prima, però, ai poliziotti in servizio quella notte non è passata inosservata l’auto Fiat con la targa segnalata dal testimone. A confermare i sospetti, poi, la repentina accelerata del Doblò alla vista delle volanti. In pochi secondi scatta così l’inseguimento tra via Roma e corso Giovanni XXIII, con la Fiat che per pochi centimetri non ha investito in pieno un monopattino.

A porre fine alla corsa, solo l’arrivo di una seconda volante, che mettendosi di traverso per la carreggiata ha sbarrato la strada al 27 e al 30enne. Al “game over” è seguita la perquisizione, prima personale e poi dell’auto. Uno aveva addosso 355 euro in contanti e l’altro 0,33 grammi di cocaina avvolti nel cellophane. E le “sorprese” sono continuate nell’automobile: qui, gli agenti hanno trovato decine di oggetti, tra cui anche vari capi di abbigliamento di marca, ma soprattutto un piede di porco, un piccone, un passamontagna, una chiave a cricchetto e altri arnesi, cacciaviti, forbici, ma anche un bastone metallico con l’estremità rovinata da schegge di vetro e i sei euro e pochi centesimi spariti dal fondo cassa della pescheria. Così, alla fine della corsa, i due uomini sono stati arrestati per furto pluriaggravato in concorso, possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli e per ricettazione. Episodi simili si erano verificati recentemente anche alla pasticceria Belle epoque centro in via XX settembre, dove la vetrata era stata mandata in frantumi sempre con un tombino, così come al Freaky Tattoo Shop di via Pascoli.

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