«Prestatemi un violino: il mio sogno è suonare al Meeting». Il ragazzo lancia l’appello e un altro giovane autistico, come lui, corre in suo aiuto. Suonare in Riviera per lui, meneghino doc, equivaleva a una performance «all’estero» ma il violino l’ha tradito rompendosi a un soffio dalla partenza per Rimini.
Sui social il 21enne Andrea Malorini si definisce scrittore e poeta amante della fantasia. Per vivere, invece, fa il cameriere nella pizzeria “PizzAut”, laboratorio di inclusione sociale che in Lombardia è gestito proprio da ragazzi con autismo. La trasferta della pizzeria alla 44ª edizione del Meeting, ospitato dalla fiera riminese, dal 20 al 25 agosto, lo aveva reso «tanto felice quanto triste» perché la musica, stavolta, non sarebbe entrata in valigia.
«Mi si è rotta una chiave del violino – aveva spiegato domenica al datore di lavoro – e non potrò suonare. Peccato: è la prima volta che potevo suonare “all’estero”, fuori Milano». Per Andrea lo sfogo a cui si era abbandonato era finito lì, poco prima di allacciarsi il grembiule; invece per l’imprenditore è stato solo il “la” di inizio.
Squilli di tromba, rulli di tamburo, è partito lancia in resta inviando una richiesta sui social che si è diffusa in un tam tam che profumava di valori antichi, dalla solidarietà ai sogni nel cassetto.
Chi fermerà la musica?
“Cercasi violino per realizzare un sogno”. Questo l’incipit dell’accorato appello affidato ai social come una bottiglia fra le onde.
Un punto di domanda raccolto, tempo una manciata di ore, da un celebre campione di atletica, autistico, il 19enne Luca Venturelli, già balzato agli onori della cronaca per la vincita del Premio Panzini nella sua Bellaria ma soprattutto perché gli è stata preclusa la possibilità di disputare gare internazionali, visto che…il suo quoziente di intelligenza è superiore a quello previsto dai regolamenti. A dirla tutta, a casa Luca non ha un violino ma tre, in quanto figlio di due violinisti e nipote del celebre virtuoso del pentagramma Mario Venturelli, scomparso a gennaio 2022 e per 32 anni anima del gruppo “Uva Grisa”.
Un sogno per due
Ma udite udite, il lieto fine viaggia su doppio binario, perché da un lato Andrea ha suonato l’Alleluia ed un bel minuetto per clienti e visitatori della kermesse di Cielle e dall’altro Luca ha conosciuto Nico Acampora fondatore di PizzAut.
«Una realtà imprenditoriale che offre un’opportunità di futuro a tutti – spiega Luca – e che mi ha sempre affascinato. Ho conosciuto un ragazzo che era finito in un centro diurno e moriva un po’ ogni giorno – prosegue Luca – finché ha varcato la soglia del locale, sentendosi rinascere».
Tradotto. Da qualsiasi parte si voglia leggere questa storia di mezza estate, è un po’ come se tutti i frammenti di un puzzle fossero tornati al posto giusto perché, prosegue il 19enne, «proprio nei giorni scorsi ho conosciuto Stefano Belisari, in arte Elio di “Elio e le storie tese” che mi ha dato il numero di Nico che, come lui, è papà di un ragazzo con sindrome autistica». Detto fatto. La musica è davvero un linguaggio universale e certe volte anche un violino scricchiolante diventa piattaforma di lancio per un sogno. Con un bel calcio a “Saturno contro” e qualunque forma di pregiudizio.