Rimini. Sfruttamento prostituzione verso la Francia, perquisizioni

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RIMINI. È stata smantellata in Italia un'organizzazione che gestiva lo sfruttamento della prostituzione di giovani donne in diverse città francesi, tra le quali Lille, Lione, Montpellier, Orleans, Reims e Le Mans. Questa mattina, la Squadra Mobile di Modena ha eseguito diverse perquisizioni a tema, delegate dalla Dda di Bologna, nelle province di Rimini, Ferrara, Brescia, Bergamo e Rovigo, oltre che in quella modenese, sulla base di un ordine di Indagine Europeo emesso dalla Procura della Repubblica di Lione e a carico di diversi cittadini dell'est Europa: si tratta di quattro uomini e tre donne di nazionalità russa, ucraina e moldava. L'indagine, chiamata "Call Center 3", è partita nel 2015 per iniziativa della Polizia francese e ha dimostrato l'esistenza di una rete gestita da una banda organizzata: da diversi anni, appunto, anche dal territorio italiano e nello specifico da Modena, permetteva di gestire a livello logistico e commerciale le giovani vittime. In sostanza, nel modenese era presente una delle cellule dell'organizzazione, anche se non risultano vittime avviate o sfruttate nel territorio. Il 'sistema' prevedeva che le donne individuate dovessero contattare in roaming l'agenzia di riferimento, che operava di fatto in Italia, tramite messaggistica istantanea. L'agenzia, a sua volta, finanziava le spese di viaggio e di soggiorno delle giovani, le quali dovevano poi comunicare l'avvenuto trasferimento di metà del loro guadagno all'agenzia. Il tutto indicando un beneficiario cinese che, con trasferimento di fondi western union, riceveva l'accredito.

La vittima della tratta, in contatto con un'operatrice assegnata ad hoc dall'agenzia, era tenuta a fornire le informazioni sui clienti e sul luogo della prestazione sessuale. Terminata la prestazione, doveva informare con un sms l'operatrice indicando l'avvenuto pagamento da parte del cliente e, a fine giornata, comunicare "l'incasso giornaliero e le prestazioni effettuate". Di solito, la donna sfruttata restava nella città francese indicata dal 'sistema' al massimo 2 settimane, per poi essere trasferita in un'altra città francese, sempre su indicazione della sua operatrice, per eludere i controlli. La Polizia francese ha individuato nell'arco temporale di un paio d'anni 170 ragazze e donne, di età compresa tra i 18 e 40 anni e di origine slava, che sono state destinate all'attività di prostituzione.

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