Rimini. "Sette mesi per una visita, pagando invece in soli 3 giorni"

Archivio

Sette mesi per una visita dermatologica attraverso il servizio sanitario e tre giorni per avere un appuntamento privatamente. Stessa struttura pubblica, ospedale di Rimini. E’ il caso di «non efficienza sanitaria in Romagna» reso noto da Annalisa Clementi che da cittadina ben informata cita dal sito della sanità regionale che «le prestazioni differibili dovrebbero essere erogate entro 30 giorni e che la regione vanta il primato di soddisfare entro i tempi ben il 98% delle richieste». Non è quanto accaduto a lei. Il 28 settembre chiama il Cup per un appuntamento per visita dermatologica per la figlia (ordinaria quindi non urgente) e «considerando tutti gli ospedali della provincia» il primo appuntamento «è il 21 aprile 2022 (fra 7 mesi)». Si lamenta con l’Urp che risponde: «Effettivamente i tempi d’attesa sono oltre i termini, salvo attingere al percorso di garanzia che propone disponibilità entro i 30 giorni previsti presso Villa Maria e clinica Montanari. Queste disponibilità, secondo procedura, vengono proposte durante le fasi di prenotazione dall’operatore selezionando l’apposito pulsante. Probabilmente c’è stato un temporaneo oscuramento di queste date secondo i meccanismi informatici del percorso di garanzia. Abbiamo appena verificato le disponibilità per la visita dermatologica e pertanto, ad oggi, l’utente può rivolgersi nuovamente ai punti cup e ottenere la prenotazione entro i tempi massimi (30 giorni)». La signora Clementi chiama di nuovo il Cup chiedendo del percorso di garanzia: «Purtroppo come già mi era stato anticipato il giorno prima e confermato durante la seconda telefonata non ci sono posti disponibili nelle strutture convenzionate fino al 31 dicembre (parliamo di quasi 100 giorni) e che le agende saranno rese nuovamente disponibili a gennaio 2022. Prima di tale data queste strutture che dovrebbero garantire il percorso di garanzia non lo garantiscono». La cittadina rende anche noto che le era stato proposto dall’operatrice del Cup un appuntamento a novembre a Forlì o Modigliana e a San Piero in Bagno «quindi in quelle zone la prenotazione si riesce ad ottenere in tempi ragionevolmente brevi….». Non si arrende comunque e chiama le strutture convenzionate che confermano che «per il 2021 non ci sono più disponibilità in convenzione ma solo privatamente, in caso di bisogno». Il 30 settembre decide di chiedere un appuntamento di libera professione che ottiene il 4 ottobre. «Ho anche potuto scegliere fra varie opzioni offertami su vari ospedali della provincia con diversi professionisti e diverse tariffe. A questo punto, la domanda sorge spontanea: perchè pagando 152 euro ho un appuntamento dopo 24 ore lavorative e con il servizio sanitario ho un appuntamento dopo 210 giorni?».
E poi lo sfogo: «Nel caso di mia figlia che deve controllare alcuni nevi sospetti, se risultassero melanomi e nel corso di questi sette mesi generassero delle metastasi, i vertici della Asl di Rimini che hanno deciso di gestire la sanità pubblica in questo modo barbaro, riuscirebbero a guardarsi allo specchio senza il minimo senso di colpa? Dico questo, perché ho diversi conoscenti residenti in provincia di Bologna e di Parma, e quando racconto queste storie, stentano a crederci. Eppure siamo residenti (e paghiamo le imposte) nella stessa regione. Non aggiungo altro».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui