Rimini. Sert e Sanpa: causa pandemia è boom di crack

Chi usa il Ghb, una medicina che dovrebbe essere utilizzata solo per la cura dell’alcolismo, non ha una dipendenza. Ha solo uno scopo, quello di far cadere i freni inibitori delle vittima messa nel mirino e abusare di lei. Una “caccia” alla “droga dello stupro” che con le discoteche rimaste chiuse fino a pochi giorni fa, gli assembramenti ancora regolamentati a causa della pandemia, almeno in Riviera, dove una delle prime apparizioni è datata estate del 2015, ha subito una battuta d’arresto.

L’allarme

«Quello che invece preoccupa parecchio - sottolinea Antonio Boschini, responsabile terapeutico della comunità di San Patrignano - è il costante aumento del consumo di crack che nell’ultimo hanno ha avuto una diffusione mai vista prima». Una droga, spiega «che crea dipendenza ad una velocità impressionante, perché i suoi effetti si esauriscono molto più velocemente della cocaina da cui deriva, facendo così scattare il bisogno di consumarne immediatamente altra dose». Sulla collina di Coriano stima in quasi il 50 per cento degli ospiti le vittime del crack «dipendenza arrivata - raccontano quasi tutti - passando dalla cannabis e dalla cocaina sniffata». Ma che differenza c’è tra la “neve” inalata in maniera tradizionale e il crack fumato con la pipetta o la bottiglia? «La prima è più facile da gestire. Chi “tira”, infatti, solitamente ne fa un uso specifico, per esempio per caricarsi per un appuntamento specifico. È una droga da vivere in compagnia». I “guai” arrivano - continua Boschini - «quando qualcuno che ti convince a provare di fumarla. La dipendenza istantanea che ti crea, spalanca un altro mondo. A partire dal modo di consumarla che in molti fanno in assoluta solitudine, chiusi nella propria camera». Tanti i giovani che l’hanno scoperta in questi due anni di pandemia. «E purtroppo continueremo a parlarne sempre più - conclude - Le piazza di capitali come Parigi e Londra che sono piene di crack». Non è diversa l’analisi fatta anche dal dottor Edoardo Polidori responsabile del Sert (Servizio tossicodipendenze dell’Azieda Usl) di Rimini e Forlì: «La cocaina fumata ti fa passare molto più velocemente alla dipendenza. Anche noi notiamo un aumento del consumo e dei casi trattati»

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