C’è una scuola di ballo nel cuore del Borgo San Giovanni che mina la tranquillità della zona. Lo dicono alcuni residenti che dall’ottobre del 2020 combattono contro «la musica a tutto volume che fa vibrare i muri dei nostri palazzi».
Il caso nasce a fine 2020 quando la scuola Lyf si insedia nel vicolo San Giovanni, nei locali un tempo occupati prima dalla scuola di danza Arabesque e poi dalla Lab.

La protesta
Fra alcuni residenti cresce subito la protesta: «Abbiamo chiesto più volte l’intervento della polizia locale e maggiori controlli al Comune, perché è come se la scuola di ballo avesse preso possesso del quartiere. L’apice si è raggiunto questa estate, con i finestroni aperti, le uscite di sicurezza spalancate e la musica latino-americana e reggaeton sparata al massimo. Nei nostri appartamenti, nonostante le finestre chiuse, non riuscivamo neppure a parlare, mentre i decibel facevano vibrare i muri delle case accanto alla scuola. Accade spesso, dalle 13 fino a mezzanotte, anche se non di continuo. Ma è come avere una discoteca sotto casa».
I residenti aggiungono: «Come vicinato siamo andati più volte in maniera educata alla Lyf per chiedere di venirci incontro e rispettare anche le nostre esigenze. Fra l’altro il vicolo è molto stretto con case datate, dove l’isolamento acustico non può essere lo stesso degli edifici di nuova costruzione. E la stessa scuola di ballo si trova in una ex falegnameria riconvertita dove anche se suoni il flauto, il suono rimbomba».
Per ora non c’è intenzione di affidarsi alle carte bollate: i residenti preferirebbero che si arrivasse a un compromesso «anche se la sensazione è che non ci sia alcuna voglia di venirci incontro».
La replica
La scuola di ballo però esclude di provocare tutti questi disagi: «Lavoriamo nel pieno rispetto delle regole. La polizia locale, chiamata da qualche vicino, è venuta per ben sei volte da quando abbiamo aperto: hanno controllato i decibel e il rispetto delle norme anti Covid e non hanno trovato nulla di irregolare». Ma soprattutto: «Non abbiamo ricevuto alcun provvedimento amministrativo, dunque queste lamentele sono basate sul nulla».
La struttura, legata alla musica e alla danza, è presente nel borgo da oltre 40 anni. I nuovi titolari spiegano: «Siamo una scuola di ballo e il vicolo è stretto, ma la sede è insonorizzata e gli infissi sono abbastanza nuovi. Cerchiamo di limitare il volume e andare incontro ai residenti, però pare che non sia sufficiente. Restiamo comunque disponibili al confronto con chi si lamenta».