Rimini: scambia la sede della Polizia locale per il Consolato, litiga e viene arrestato

«Per avere nuovi documenti devi andare al Consolato in via della Gazzella 27». E lui diligentemente quell’indirizzo lo ha raggiunto. Peccato però che a quel numero civico non poteva trovare le autorità del suo Paese d’origine ma la sede del comando della Polizia locale. Così quando ha iniziato ad attaccare il piantone che gli diceva di non poter far nulla per lui, è finito in manette con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.

Scherzo di pessimo gusto

Storia kafkiana quella vissuta dal 27enne marocchino che ieri mattina al giudice ha raccontato di essere arrivato a Rimini una settimana fa dopo essere entrato clandestinamente in Italia dalla Spagna dove vive da tempo. Tutto è andato per il meglio fino a quando, a Bologna stando sempre alla ricostruzione fornita in aula,è stato rapinato di soldi e documenti. Essendo entrato in Italia senza permesso di soggiorno, anziché denunciare l’accaduto alla Polizia o ai Carabinieri, ha chiesto consiglio su come muoversi a qualche connazionale. E qui inizia la seconda disavventura. Il suo interlocutore, infatti, gli avrebbe detto che per avere i nuovi documenti avrebbe dovuto raggiungere Rimini.

Il posto che non c’è

Ringraziato il suo improvvisato informatore, è partito così per la Riviera ed ha raggiunto l’indirizzo da lui segnato su un foglietto volante: via della Gazzella 27. Giunto a destinazione ha cercato di spiegare il perché della sua presenza. Il suo interlocutore ha capito il suo problema ma è stato costretto a spiegargli che quella non era la sede per risolvere i suoi problemi. L’atmosfera si è rapidamente scaldata fino ad arrivare al punto di non ritorno. Arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, ieri mattina difeso dall’avvocato Carlotta Venturi, ha patteggiato la pena sospesa a 8 mesi di reclusione per poi essere rimesso in libertà.

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