Dopo tanti anni la squadra di calcio di San Patrignano, che milita in seconda categoria, si ritira. Le ragioni non sono di natura economica: anzi in ballo c’è un nuovo progetto inclusivo che prevede un campionato interno con più squadre affinché vengano coinvolti quanti più ragazzi possibile. «Abbiamo rinunciato a fare il campionato con la Figc – fanno sapere dalla Comunità – in maniera da dare modo a tutti i ragazzi, circa 500, appassionati di calcio, di giocare tutti i fine settimana con un campionato interno che include nove squadre: nella selezione infatti potevano giocare solo 22 ragazzi. Si tratta di un campionato Csi -Centro sportivo italiano- un’organizzazione non a scopo di lucro, fondata sul volontariato».
Inclusione e sport
«Andare a giocare fuori – continuano – poteva rappresentare spesso un problema logistico per gli spostamenti, che erano comunque ristretti in provincia, ma l’intento che ci ha spinto a optare per questa scelta è essenzialmente inclusivo: volevamo permettere a tutti i ragazzi appassionati di calcio, di potersi mettere in gioco, di vivere di più l’aspetto agonistico». Anche tecnicamente poteva essere complesso dato che per entrare in squadra occorreva un “tot” di permanenza in Comunità, mentre adesso la scelta di creare un campionato interno permette un coinvolgimento più ampio. «Anche un ragazzo che è entrato da due settimane può essere incluso e praticare con frequenza, stimolo, passione lo sport che ama, per noi è fondamentale creare input e donare serenità a chi intraprende questo percorso».
Campo interno
Il grande campo in erba di San Patrignano si presta ad ospitare all’aria aperta eventi di grande suggestione con una capienza fino a 2mila persone. «Tuttavia – spiegano – per ora non fruisce di un impianto di illuminazione e di spogliatoi. I ragazzi svolgeranno allenamento e partite di giorno. Per i cambi e le docce sfrutteranno i loro alloggi. Essenziali saranno le donazioni per mantenere viva questa realtà viva della Comunità».
Spirito di squadra, fair play, sacrificio, dedizione, lealtà, vittoria e sconfitta, rivincita e competizione: lo sport, e il calcio in particolare fanno parte della proposta educativa e di recupero dalla droga di San Patrignano. Ogni anno qui si praticano oltre 100mila ore di sport. Più di 1000 dei 1200 ragazzi della Comunità praticano con regolarità discipline quali calcio, volley, podismo e nuoto. Tornei interni di calcio e volley coinvolgono per 10 mesi all’anno tutti i ragazzi arrivando a totalizzare circa 100 partite e 190 ore di allenamento per disciplina. Inoltre c’è anche il San Patrignano running team che prende parte a gare di corsa e maratone.
eccellente decisione….lo sport è per tutti..!!! Dare la possibilita a tutti si parteciparvi è un bene per l’intera società è un bene per la salute fisica e mentale delle persone è un bene per ritrovare il contatto la partecipazione e per migliorare la qualità della vita. Fare selezione poi in un ambiante come San Patrigniano suonava davvero strano. Bravi e complimenti a tutto lo staff che ha fatto e preso questa decisione.
finiranno con l’intrecciare cestini di corda…..che peccato