RIMINI. Rbr, ecco il progetto “High five school”

Rbr High Five School è un progetto che unisce lo sport alla formazione, nel day-after di quello che per Rinascita Basket Rimini è stato il “raggiungimento della nostra visione iniziale”, quella di riportare la grande pallacanestro al Flaminio. Già, il giorno dopo il tutto esaurito al palazzo, con la torta rimasta senza la famosa ciliegina, la società biancorossa e il main sponsor RivieraBanca, hanno presentato un progetto rivolto alle scuole. Perché fisiologicamente Rbr ha bisogno di mostrare qualcosa di innovativo e ciclicamente si rivolge alla città, soprattutto nell’ottica giovanile.

«Il progetto RBR H5S parte dallo sport e si rivolge ai giovani – ha sottolineato il responsabile di comunicazione e marketing di Rbr, Simone Campanati. Ogni settimana ricevo richieste di tirocinanti, di ragazzi che vogliono venire a lavorare nel mio team. E questo è motivo di grande orgoglio».

Campanati entra nel dettaglio. «Da tanti anni mancano i giochi studenteschi che mettevano di fronte gli istituti superiori di Rimini, quest’anno finalmente torneranno con le finali che si disputeranno al Flaminio. Il progetto coinvolge quattro scuole: il Liceo Einstein e l’Ites Valturio di Rimini, il Liceo Volta-Fellini di Riccione e il Liceo Serpieri di Viserba. Si giocheranno otto partite, due semifinali (Einstein-Serpieri e Valturio-Volta) e altrettante finali, a livello maschile e femminile.

L’ex capitano di Rbr, Tommy Rinaldi, ora club manager della società biancorossa, racconta la sua esperienza di studente-atleta di alto livello. «Ho iniziato ad allenarmi con la prima squadra che avevo 15-16, dalla terza superiore l’impegno scolastico e sportivo era importante. Non dico che sia semplice coordinare le due cose ma è fattibile, ci vuole un po’ di sacrificio: sport e scuola sono ugualmente importanti e possono andare di pari passo. Questo che presentiamo è un progetto innovativo, a partire dalla bellezza delle maglie che sono state create e ogni ragazzo proverà un senso di appartenenza alla propria scuola».

«Vero, perché si prova proprio questo senso di appartenenza e legame con la propria scuola – prende la parola il team manager di Rbr, Matteo Panzeri – ed è motivo di orgoglio per chi nel passato come me ha partecipato a questi giochi e ha vinto anche parecchie finali».

«Nell’ambito di questo progetto – sottolinea Max Intorcia, direttore tecnico di Insegnare Basket Rimini – abbiamo ritenuto che fosse molto importante per gli studenti capire cosa significa partecipare, programmare, costruire, gestire un evento. Questo potrebbe essere un primo passo per la conoscenza di un lavoro futuro. Per questo, durante il memorial “Papini” verrà data a una trentina di ragazzi la possibilità di fare tirocinio direttamente sul campo».

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