Rimini, Quondamatteo nell'archivio della Gambalunga

Cultura

Quest’oggi (Museo della Città, Sala del Giudizio, ore 16.30), sarà presentato il ricco archivio di Gianni Quondamatteo (Rimini, 19 marzo 1910-19 gennaio 1992), donato dalla famiglia alla Biblioteca Gambalunga, oggi quasi interamente consultabile sul catalogo online della Biblioteca (Archivio Gianni Quondamatteo).

Del grande studioso della Romagna popolare e dialettale, parleranno Giuseppe Bellosi, Piero Meldini, Mara Sorrentino, Miro Gori, Paolo Zaghini, Fabio Bruschi. Coordina Oriana Maroni.

L’archivio raccoglie la vastissima documentazione prodotta nella sua cinquantennale attività politica e culturale. Antifascista e partigiano, Quondamatteo militò nel Partito Comunista (sino all’espulsione nel 1968), ricoprì la carica di primo sindaco di Riccione dopo la Liberazione (1944- 1949), e nel 1947 fondò insieme al pittore e scenografo Paolo Bignami il Premio Riccione per il Teatro, per premiare la scrittura teatrale italiana contemporanea. I suoi ideali politici si tradussero in amore e passione per la cultura e il “parlare popolare” della Romagna, inteso, scrisse il grande linguista Tullio De Mauro, come uno strumento di «militanza democratica intelligente e appassionata».

La sua fu un’attività di ricerca “corale”, fondata su testimonianze di “colti” e “incolti”, di specialisti quali Friedrich Schürr e Tullio De Mauro, da cui nacquero numerose pubblicazioni, fino a quella che può essere considerata la summa del suo lavoro di ricerca, il Dizionario romagnolo (ragionato) (1982-83).

La partecipazione è libera, con prenotazione obbligatoria (massimo 2 posti). In caso di rinuncia, obbligo di annullamento prenotazione entro le ore 10 del giorno stesso, inviando una mail a: archivio.fotografico@comune.rimini.it

I posti sono limitati e l’accesso è regolamentato nel rispetto delle norme anti Covid-19

Info e prenotazioni : 0541 704477/704486 dalle 9 alle 13; mail: archivio.fotografico@comune.rimini.it

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