Rimini: quadri rubati e furti non denunciati a Palazzo

Rimini

Furti al museo mai denunciati, quadri scomparsi nel nulla dopo essere stati appesi negli uffici di assessori e dirigenti, manifesti, litografie, stampe accatastate e catalogate male al punto che le opere di Gruau mancanti sono risultate 30 e non 35 come si presumeva prima del certosino lavoro della sezione di polizia giudiziaria dei carabinieri della procura. Un’indagine chiusa con un’informativa più di due anni e mezzo fa, ma “dimenticata” tra i fascicoli destinati all’oblio (non c’è stata ancora richiesta di archiviazione) perché i reati emersi (furti, appropriazioni indebite, omesse denunce) non sono più perseguibili per via del tempo trascorso e degli indizi comunque insufficienti a portare qualcuno alla sbarra. Eppure, per dirla alla Pasolini, i nomi dei “responsabili” e dei complici più o meno consapevoli si conoscono: orbitavano tutti, all’epoca dei fatti ormai lontani se non lontanissimi, dalle parti di Palazzo (Garampi e dintorni).

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