Un’app per monitorare in tempo reale gli accessi al pronto soccorso e più forze dell’ordine in ospedale. Sono le principali novità che riguardano il presidio sanitario riminese, emerse nel corso di un Comitato dell’ordine pubblico e della sicurezza in cui è stata data attuazione disposizioni diramate ministro dell’Interno per rafforzare la sicurezza delle strutture sanitarie.
Ad aiutare il cittadino non è però solo il poliziotto in più che verrà aggiunto a quelli presenti in pronto soccorso, allungano anche l’orario di permanenza degli agenti, ma è soprattutto la tecnologia. L’app “Pronto soccorso Romagna”, come è facile intuire dal nome stesso, consente infatti a chiunque di monitorare in tempo reale quante persone sono in attesa di essere visitate e da quanto tempo stanno aspettando in media, distinte secondo il codice di urgenza. «È bellissimo, sì», dice la direttrice del plesso riminese, Francesca Raggi, che senza trattenere l’entusiasmo chiarisce come l’applicazione permetta di monitorare la situazione in tutti gli ospedali della Romagna. «Accedendo all’app viene subito indicato il pronto soccorso più vicino e in seguito si viene indirizzati su quello che ha i tempi di attesa più brevi». Il sistema quindi è sincronizzato in tutta la Romagna, già attivo da circa un mese.
Accessi in crescita
Con l’arrivo della stagione estiva non aumentano soltanto le auto in circolazione sulle strade riminesi, ma anche gli accessi al pronto soccorso. Ed ecco che a stagione iniziata Raggi dà subito conto dei circa 300 accessi ce si registrano in media ogni giorno all’Infermi.
«Mettiamo in campo tutte le azioni per contenere la criticità» assicura la direttrice, spiegando che è sempre attiva l’unità di crisi.
«Si tratta di un collegamento diretto a cui partecipa tutto l’ospedale in cui si ragiona sui percorsi dei pazienti, accelerando le dimissioni in un approccio interdisciplinare, coinvolgendo tutti i professionisti a partire dalle ambulanze fino ai reparti di ricoveri, dove un gruppo di “bed manager” (letteralmente “manager dei letti”, ndr) si occupa dei ricoveri con il setting adeguato».
Volontari dell’attesa
Oltre a medici e poliziotti, al pronto soccorso è attivo anche un “esercito” di volontari che assiste i pazienti mentre attendono di essere visitati. «Distribuiscono le bottigliette d’acqua, danno qualcosa da mangiare o semplicemente chiacchierano con le persone, facendo loro compagnia mentre aspettano che i medici li chiamino. Ci hanno supportato moltissimo, smorzando anche situazioni di tensione». Funzionali, anche perché non si tratta di improvvisati: il Comune d’accordo con la Protezione civile e altre associazioni di volontariato ha formato appositamente queste persone, in collaborazione con Ausl Romagna.