Rimini, prigioniera e "schiava" nell'hotel chiuso dopo flirt su social

Rimini

RIMINI. «Aiuto, aiuto mi tiene prigioniera, non mi fa tornare dai miei figli!». La donna, approfittando di un momento di distrazione del “fidanzato”, si è fiondata verso le scale e ha raggiunto gli agenti della polizia municipale, entrati all’interno di “Villa Ombrosa”, hotel in disuso chiuso al pubblico, meta di sbandati. Il giovane, un tunisino di 26 anni, ha cercato di trattenerla, implorando di non lasciarlo e chiamandola “amore”, ma quando ha compreso che lei faceva sul serio ha cambiato registro: «Se parli con loro ti accoltello». Gli agenti lo hanno bloccato e dopo aver raccolto le testimonianze e interpellato il magistrato di turno, lo hanno fermato e accompagnato in carcere con l’accusa di sequestro di persona. Secondo l'accusa in una camera del terzo piano della fatiscente struttura liberty il giovane teneva prigioniera la donna, una 47enne italiana conosciuta sui social, trattandola come una schiava e minacciandola di divulgare un filmato hard.

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