Rimini. Polizia in trincea, boom di locali chiusi

Rimini

Un anno in trincea, non solo contro la lotta alla pandemia: sicurezza nei locali, maltrattamenti alle donne, spaccio di droga, fogli di via, Daspo e confische. Un elenco lungo quello affrontato dalla polizia di Rimini in questo 2021, comunque condizionato in modo pesante e proprio dalla presenza del Covid. Ecco quindi che uno dei dati schizzati verso l’alto rispetto ai precedenti è stato proprio quello legato alla sospensione delle licenze per i locali, che nel 2021 hanno raggiunto la quota di 28, ovvero quasi il quintuplo rispetto ai sei che sono stati chiusi nel 2019 e nel 2020. I motivi sono stati legati alla mancato rispetto delle norme sulla sicurezza ma anche al mancato rispetto delle norme anti contagio, che soprattutto in estate ha fatto lievitare le ordinanze firmate dal questore Francesco De Cicco.

Atti persecutori e maltrattamenti

Numeri che si sono impennati anche per quanto riguarda la violenza alle donne: il quadro della situazione 2021 è fotografato dai 24 ammonimenti per stalking che sono stati effettuati, più del doppio rispetto ai dieci fatti nel 2020. E la situazione drammatica, per quanto riguarda questo reato, è stata confermata anche dal pm Davide Ercolani durante l’ultimo convegno “Questo non è amore”, in cui i dati emersi hanno indicato «119 casi da codice rosso, ovvero atti persecutori, 318 per maltrattamenti e 71 per violenza sessuale». Nello stesso periodo «sono state emesse 50 ordinanze di custodia cautelari».

Arresti, il Covid fa rallentare

Per quanto riguarda invece gli arresti, da evidenziare che sempre la pandemia ha fatto calare il numero ormai da due anni, di pari passi quindi con i lockdown che hanno rallentato il numero di reati: in manette sono finite 262 persone nel 2021, mentre sono state 241 nel 2020 e ben 439 nell’anno 2019, ovvero pre pandemia. I denunciati sono stati invece 1527, mentre lo scorso anno sono state 2.597 anche in base alle violazioni ai Dpcm per contrastare il Covid.

Confische e fiumi di droga

Tra i vari numeri che hanno visto registrare una impennata, ci sono anche i fogli di via: se infatti nel 2021 sono stati 116, l’anno prima si erano fermati alla metà, 63, mentre nel 2019 sono stati 69. E ancora: 74 avvisi orali e 14 provvedimenti di Daspo urbano mentre le sorveglianze speciali sono state 4, e 3 le confische per un valore di oltre 1.400.000 euro.

L’attività della polizia si è distinta inoltre «sia nel contrasto al traffico di droga», sequestrando oltre 400 chilogrammi di sostanza stupefacente, «sia in ragione dell’impegno profuso per la risoluzione di gravi episodi criminosi», spiegano dalla stessa questura in una nota. Su questo versante, uno degli ultimi esempi è stata l’esecuzione di una ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere a carico dell’autore dell’omicidio avvenuto lo scorso 21 novembre nei pressi della stazione ferroviaria cittadina, in cui ha perso la vita il 74enne Galileo Landicho. L’uomo, Antonio Rapisura, filippino di 51 anni, è stato arrestato dopo 30 giorni grazie all’intuizione degli investigatori che hanno visionato le immagini delle telecamere dei bus, che hanno ripreso e fornito elementi essenziali per la sua cattura.

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