Rimini. Piscina a Viserba, il Comune: indietro non si torna

Rimini

Indietro non si torna. La nuova piscina comunale sarà realizzata a Viserba, nell’area tra via Sacramora e via Baroni, all’interno del parco don Tonino Bello. Lo ha ribadito l’assessore ai lavori pubblici Mattia Morolli, giovedì sera in consiglio comunale rispondendo alle interrogazione di Stefano Brunori (lista Gloria Lisi) e Gioenzo Renzi (Fratelli d’Italia). In sintesi: qualunque stop avrebbe conseguenze economiche per il Comune e i tempi si dilaterebbero, mentre è possibile partire in primavera e inaugurare dopo un anno e mezzo.

“Così non va bene”

Il capogruppo Gioenzo Renzi (FdI) ha chiesto ancora una volta di sospendere la progettazione e ripensare il luogo di realizzazione. Le ragioni si possono ormai citare a memoria: viene stravolta un’area verde, aumentano traffico e smog. «Per questo propongo - ha incalzato - la nuova piscina nella vasta area del centro sportivo di Rivabella che può essere ampliata in futuro con tutti i servizi necessari, a cominciare dai parcheggi».

“Indietro non si torna”

Nella sua replica l’assessore Morolli ha ricordato le tappe dell’iter progettuale. La sintesi: andiamo avanti.

Il progetto è infatti nella sua fase preliminare e al più presto sarà firmato un contratto da 200mila euro per la progettazione definitiva con la ditta che si è aggiudicata l’appalto (8 milioni). L’eventuale stop - ha ricordato l’assessore - avrebbe conseguenze sia in termini economici sia per quanto riguarda la tempistica. L’obiettivo del Comune è invece quello di avviare i lavori nel 2022 (si era detto in primavera) e tagliare il nastro nel giro di un anno e mezzo.

L’area di Rivabella, inoltre, è stata scartata perché sarebbero passati troppi anni per acquisirne la disponibilità. Non idonea neppure l’ex Corderia, oggetto di un «piano particolareggiato privato e che presenta aree sottoposte a vincolo boschivo».

“Le so tutte”

L’ex vice sindaca Gloria Lisi, ora sui banchi dell’opposizione, ha infine chiarito. «Proprio perché io c’ero quando si è pensato al parco don Tonino Bello, posso affermare che quella fu una scelta dettata dalla fretta di non lasciare progetti sospesi alla conclusione dell’amministrazione Gnassi, ma la campagna elettorale è finita e, ora, è necessario rimettere i piedi per terra e compiere scelte ponderate e davvero a servizio dei cittadini».

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