È stato chiamato in caserma sabato mattina dove gli è stata notificata l’ordinanza che gli imponeva di lasciare casa e di stare a non meno di 500 metri dalla moglie, da tutti i luoghi da lei frequentati e dai genitori della consorte. Dopo aver letto il provvedimento il 42enne che abita in un comune della Valconca non ha battuto ciglio, è un’ora dopo era di nuovo a casa. Ed ha ricominciato a insultare la consorte come se in caserma non fosse accaduto nulla ed a chiedere mille euro in contanti per sostenere le spese del trasloco forzato. Ma è stato un azzardo violare il provvedimento del giudice da parte dell’uomo affetto da ludopatia cronica. I militari, infatti, subito avvertiti, si sono precipitati sul posto e questa volta sono stati loro a trovargli una sistemazione: l’hanno arrestato e trasferito in una cella dei Casetti.
L’ennesima storia di maltrattamenti in famiglia che ha portato il pubblico ministero Davide Ercolani dopo le approfondite indagini dei carabinieri a chiedere alla Gip Raffaella Ceccarelli la misura cautelare, stando alla denuncia presentata dalla vittima seguita anche da un centro antiviolenza della provincia, ha mosso i primi passi nel 2018 quando l’uomo ha iniziato buttare via i soldi nelle scommesse rimanendo sempre al verde.
I biglietti e le violenze
Una situazione che è via via peggiorata convincendo la donna ad avviare le pratiche per la separazione. E proprio la comunicazione lo scorso maggio di questa sua decisione, ha fatto precipitare la situazione. Il marito non ha perso occasione ogni giorno per insultarla, minacciarla e sottoporla a una forte violenza psicologica esercitata scrivendo anche bigliettini in cui minacciava di togliersi la vita che l’ha costretta a vivere in uno stato di massima allerta per evitare azioni autolesionistiche del marito. Come avvenuto la notte del 20 maggio quando dopo averlo seguito si è impossessata di un affilato coltello dal pane che l’uomo aveva appoggiato sul comodino della camera da letto dove lui dorme solo. Diversi altri gli annunci suicidi fatti dal 42enne, mentre fisicamente alla moglie ha provocato delle lesioni guaribili in 7 giorni quando l’aveva strattonata per un braccio e trascinata a terra. Numerosi i casi in cui per riportare la calma sono intervenuti i carabinieri. Come quando dopo aver divelto il montante della finestra del terrazzo dove era stato rinchiuso a seguito dell’ennesima lite, ha cercato di colpirla. Era stato suo padre a salvarla. L’uomo è difeso di fiducia dall’avvocato Luca Campana.