È stata una bambina di 10 anni a raccontare subito ai poliziotti che la mamma era stata picchiata dal padre. La piccola facendosi coraggio ha capito la necessità di essere sincera con gli agenti raccontando come mamma e papà oramai da tempo litigassero in malo modo. Un crescendo di violenza, in cui era la donna a subire le conseguenze maggiori. Ultimamente però anche i figli, la bimba di 10 anni e il fratellino di 4, erano diventati bersagli del padre che aveva preso a malmenarli e a strattonarli durante le crisi di rabbia. Domenica sera, la crescente spirale di maltrattamenti è terminata grazie all’intervento tempestivo della squadra Volante della polizia di Stato che ha arrestato in flagranza il marito, un 39enne nato in Bangladesh ma stabilmente residente a Milano.
L’uomo, titolare di un negozio di kebab a Riccione, da anni viene a lavorare in Riviera d’estate, mentre in inverno torna a Milano a vivere con la famiglia, la moglie più giovane di lui di 10 anni e i due figli. In piena stagione, solitamente in luglio, la donna e i bambini prendono un alloggio in un hotel a Rimini per riunire la famiglia e fare le vacanze al mare. Mamma e figli, erano arrivati da appena tre giorni, quando l’altra sera l’uomo è stato arrestato dopo l’ennesimo scatto di rabbia per motivi pare legati a un’insensata gelosia nei confronti della moglie. La litigata è infatti scoppiata in hotel, forse per una telefonata ricevuta sul cellulare.
Il 39enne nel tentativo di strappare dalle mani della moglie il telefono, l’ha spinta violentemente e lei è ruzzolata già dalle scale dell’albergo sbattendo la testa sulla ringhiera. Ha comunque avuto la forza di scappare in strada, lungo viale Principe di Piemonte, tenendo per mano i due bambini, per chiedere aiuto. Rincorsa dal marito, la donna ha fermato una turista implorandole aiuto, mentre un passante notando la scena ha subito chiamato la polizia e trattenuto per un braccio l’uomo. Gli agenti intervenuti hanno quindi fermato l’uomo e portato anche la donna e i bambini in Questura. Con l’aiuto di un’interprete, dopo che la figlia di 10 anni aveva spigato agli agenti cosa fosse appena successo, la donna ha raccontato di maltrattamenti iniziati nel mese di maggio quando cioè aveva comunicato al marito la volontà di lasciarlo. In più occasioni era stata picchiata e minacciata di morte anche con l’uso di un coltello. Arrestato in flagrante, il 39enne sarà interrogato domani dal giudice per le indagini preliminari, Raffaella Ceccarelli alla presenza del difensore Massimiliano Baietta.
Ha respinto le accuse di maltrattamento, non ha voluto mai fare del male alla sua ragazza. Si è difeso così durante l’interrogatorio di garanzia, davanti al giudice per le indagini preliminari Raffaella Ceccarelli, Marco Arduini, l’aspirante tronista over di Uomini e Donne, arrestato per maltrattamenti in famiglia. In carcere, Arduini è stato ascoltato dal giudice mentre ha raccontato la sua versione dei fatti, giustificando le proprie azioni e negando di fatto tutte le accuse.
«Il mio assistito ha già subito una durissima condanna dal punto di vista mediatico per via di due partecipazioni ad un programma televisivo avvenute in passato – ha detto l’avvocato difensore Linda Mastrodomenico –. Nel rispetto di tutte le parti coinvolte nella vicenda, come legale ho deciso di non rilasciare ulteriori dichiarazioni allo scopo di non enfatizzare ulteriormente la vicenda e limitare il più possibile ogni eventuale strumentalizzazione in un momento di estrema delicatezza. Mi dissocio – ha concluso – dalle ricostruzioni apparse in queste ore sui media riguardanti le dichiarazioni rese dal mio assistito».