Rimini, pescatore sorpreso con mezzo etto di fumo: assolto

Rimini

RIMINI. Lo avevano beccato con cinquanta grammi di hashish, abbastanza per fare pensare a un'attività di spaccio. Il cane aveva fiutato il sacchetto e i militari della guardia di finanza lo avevano messo sotto accusa. A distanza di più di due anni dal controllo, avvenuto a Pinarella di Cervia (Ravenna), l'uomo è stato assolto dal giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Ravenna per non aver commesso il fatto. L'imputato – M. L., un trentenne pescatore di Bellaria Igea Marina difeso dall'avvocato Marco Angelini – è stato processato con rito abbreviato condizionato alla presentazione del conto corrente.

Ha dimostrato che da anni si guadagna giornalmente da vivere come marinaio in un peschereccio. «Non ho tempo per andare in giro con la mia attività e così quella volta avevo comprato una scorta personale di fumo che mi sarebbe durata parecchio se non fosse stato per il controllo». In casa non gli avevano trovato niente del classico armamentario da spacciatore: nessun bilancino di precisione, né sacchetti di cellophane e neppure le banconote spiegazzate di piccolo taglio che spesso compaiono nei verbali delle forze dell'ordine. Per l'accusa non era una questione decisiva: il pubblico ministero ieri ha chiesto la condanna dell'imputato. Il giudice ha invece accolto la tesi che l'hashish fosse destinato a un uso personale, o quanto meno che non ci fosse alcuna prova dell'attività di spaccio.

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