Rimini. Pensionato truffato di tutti i suoi risparmi: 60mila euro

Rimini

Credeva di fare fruttare i suoi risparmi, ma invece ha perso tutto. Sessantamila euro spariti nel nulla assieme al finto consulente finanziario che lo ha raggirato. Vittima dell’inganno legato al trading on line, compravendita di strumenti finanziari su internet legati alle valute estere, è un pensionato riminese di settanta anni. Un uomo avveduto che però, al pari di tanti altri utenti specialmente negli ultimi tempi, è caduto in pieno nella trappola che gli è stata tesa. Si è rivolto all’avvocato Sauro Muccioli, per tentare di salvare il salvabile.

Tutto è partito da un “clic”, forse casuale, di una pubblicità su un sito. Da lì si è aperta una “finestra” e un mondo dove era possibile intascare interessi consistenti a partire anche da piccole somme. Il trading on line è una pratica legale, a patto però, che gli interlocutori siano regolarmente autorizzati. Nel caso in questione era tutto fasullo, perfino il sito internet di riferimento e il profilo del cliente con la possibilità di seguire in tempo reale l’andamento dei propri investimenti. Il primo passo è stato parlare al telefono con un presunto esperto, dalla buona parlantina e dall’accento toscano. L’invito? Provare con un investimento minimo per testare la piattaforma di trading. «Seguendo i nostri consigli c’è la possibilità di ottenere dei guadagni automatici senza la necessità di essere esperti di finanza o di valute internazionali». Quindi, l’esca: un “bonus” da 500 euro, un profilo personale e un periodo di prova per toccare con mano l’andamento dei soldi. Inutile dire, a questo punto, che grazie alle coordinate taroccate i 500 euro (ma solo sulla carta) sono raddoppiati nel giro di pochissimo tempo. Guadagnata la fiducia del cliente, arriva la proposta di aumentare il deposito. Il pensionato, in meno di tre mesi, tra giugno e settembre 2020, ha effettuato - sempre su indicazione del “consulente” - due grossi bonifici all’estero, in Gran Bretagna e Russia. Quando però l’investitore ha chiesto di cominciare a prelevare i fantomatici guadagni, il broker ha dapprima inventato delle scuse. E poi è sparito assieme al sito, scomparso dall’oggi al domani, ai numeri di telefoni (improvvisamente muti) e soprattutto assieme ai soldi del pensionato. Sessantamila euro. Roba da sentirsi male. Il riminese, per un po’, era così avvilito da non volerne neanche parlare. Quindi si è rivolto al legale, con conseguente denuncia alla polizia postale, ma l’indagine è tutta in salita. Non si conoscono, almeno finora, grossi passi avanti.

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