Rimini, la pasticceria Tino riapre da Sbionta

La pasticceria Tino rinasce grazie a Sbionta. Una collaborazione che a fine marzo porterà Davide Carlini, il figlio dello storico Martino, detto Tino, a dimostrare la sua arte pasticcera dentro il caffè ristorante che i fratelli Sabbioni hanno aperto la scorsa estate in viale Vespucci.
«Sarà un laboratorio a vista – spiega Saverio Sabbioni – realizzato nel negozio accanto al nostro locale che abbiamo rilevato, dove Davide realizzerà i suoi prodotti con vetrina sul viale. La pasticceria sarà all’interno di Sbionta dove già offriamo ai clienti le brioches create da Carlini che però attualmente le realizza nel suo laboratorio».
Una partnership che permette così a uno storico marchio riminese di non scomparire: dopo la chiusura delle due pasticcerie infatti Tino rischiava di rimanere solo un ricordo.
«La nostra famiglia e quella di Carlini si conoscono da una vita, noi abbiamo aperto il primo ristorante nel 1960, la pasticceria Tino nel 1966. Abbiamo sempre lavorato parallelamente, ognuno nelle aziende di famiglia. Quando io e mio fratello Antonio abbiamo saputo della chiusura di Tino ci siamo avvicinati a Davide chiedendo se aveva altri progetti e proponendogli la nostra idea, realizzare una collaborazione con lui come pasticcere, cosa che ha accolto molto volentieri».
Tutte le delizie di Tino saranno quindi fra poco più di un mese disponibili da Sbionta dove, spiega ancora Saverio Sabbioni «abbiamo già uno spazio caffetteria, proprio perchè la nostra idea di locale è di offrire tutto dalla colazione alla cena. Ma ci mancava una identità locale per la pasticceria, nata adesso per l’amicizia che c’è tra noi e Davide Carlini».
Già per Pasqua dunque sarà possibile trovare le famose colombe e le uova di cioccolato di Tino nel ristorante dei Sabbioni dove Saverio annuncia che «abbiamo anche altri progetti per il futuro con Carlini ma è presto per parlarne».

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