Rimini. Parco del mare, i sindacati chiedono garanzie sugli appalti

Rimini

RIMINI. Una contrattazione "di anticipo" con l'amministrazione comunale per "vigilare sulle condizioni lavorative dei tanti lavoratori edili" coinvolti nel progetto del Parco del Mare di Rimini. La chiedono le federazioni competenti di Cgil, Cisl e Uil dopo l'approvazione da parte della giunta comunale dei lavori per la realizzazione del nuovo lungomare Spadazzi. L'importo complessivo del Parco del mare, argomentano le parti sociali, è di circa 4,5 milioni di euro, di cui 2,4 proprio per il terzo lotto ai nastri di partenza.

I lavori dovrebbero partire a settembre, con Palazzo Garampi che procederà con le gare d'appalto su cui i sindacati puntano l'attenzione. Cgil, Cisl e Uil condividono la scelta dell'offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità prezzo. Anche perché il Governo, con il decreto Sblocca cantieri ha alzato a 5,5 milioni di euro il limite al di sopra dei quali è obbligatorio procedere con l'offerta economicamente vantaggiosa per gli appalti pubblici, andando "in totale contrasto anche con le linee guida del Protocollo sulla legalità e gli appalti, in vigore nel territorio di Rimini". Così, proseguono i sindacati, "superato il rischio del massimo ribasso che riteniamo dovrà riguardare anche i bandi per gli altri due lotti, la preoccupazione si concentra sui contratti che le imprese vincitrici andranno ad applicare". Da qui la richiesta di un incontro all'assessore ai Lavori pubblici, Jamil Sadegholvaad, per realizzare appunto una contrattazione "di anticipo".

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