Rimini, parco eolico: le richieste del Comune

«Con la prima pala sulle 12 miglia dalla costa e l’ultima a 21 miglia la società si è adeguata alle istanze del territorio. E ha ridotto al massimo l’impatto visivo». Anna Montini, assessora all’Ambiente del Comune di Rimini, esprime così il suo parere favorevole al nuovo elaborato che Energia Wind 2020 ha presentato, il 1° giugno, al ministero dell’Ambiente, in ordine alla procedura di impatto ambientale per la realizzazione del parco eolico tra Rimini e Cattolica. E va oltre. Arrivando direttamente al tema compensazioni, interventi di natura energetica che si chiede all’azienda di realizzare in Riviera.

Compensazioni

Sottolinea Montini: «Tra le proposte che, il 27 giugno, abbiamo formulato in ordine al parere espresso nell’ambito della procedura di impatto ambientale c’è quella che riguarda i cosiddetti “interventi di compensazione”».

Interventi che, come conferma la stessa amministrazione comunale riminese in una nota «prevedono la realizzazione, a carico della società esecutrice, di impianti fotovoltaici, tramite apposita comunità energetica, a servizio di realtà sociali in condizioni di povertà economica e di altri impianti fotovoltaici a servizio del Metromare e del Comune di Rimini».

Energia a costo zero

La stessa assessora Montini, a questo punto, entra nel merito delle richieste: «Intanto, quella parte di energia prodotta dalle pale che la società convoglierà, a “compensazione”, sul Metromare e a favore del Comune ci permetterà forti risparmi di bilancio. Ma non solo, permetterà anche a molte famiglie riminesi in difficoltà economica di aver energia a costo zero. E senza dover spendere un euro neppure per installare i pannelli fotovoltaici necessari». La ricognizione degli immobili comunali sui quali dovrebbero essere posti questi impianti è stata effettuata. «Abbiamo le idee chiare su dove intervenire – precisa l’assessora all’Ambiente –. E grazie a queste comunità energetiche riusciremo a fornire energia a costo zero anche a quei nuclei meno abbienti che abitano in edifici che non dispongono di tetti adeguati ad accogliere gli impianti fotovoltaici».

Il nuovo progetto

Ma vediamo le novità previste nel nuovo progetto di Energia Wind. Due le principali. La prima riguarda lo spostamento della prima pala di 2,5 miglia verso il largo (e quindi a 12 miglia dalla riva rispetto alle 9,5 miglia del precedente elaborato); la seconda, invece, riguarda l’allontanamento di 4,5 km verso Cattolica della pala più vicina all’altra “Centrale eolica”, quella ravennate denominata “Romagna 1”, in procinto di essere realizzata nel tratto di mare compreso tra Cervia e Torre Pedrera.

Il parco eolico riminese che verrà realizzato (sempre se da Roma, entro due-tre mesi, come da iter burocratico, arriverà l’ok all’impatto ambientale) prevede 51 aerogeneratori di 6,5 Mw di potenza ciascuno, con altezza massima, dal medio mare, tra i 202 e i 210 metri, e con un diametro del rotore di 180 metri. E svilupperà una potenza complessiva di 330 MW. Il tutto seguendo un percorso perpendicolare alla costa a forma di grande arco formato da tre piccoli archi di una quindicina di pale ciascuno, distanti 3 miglia ognuno.

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