Rimini. Pane tra la sporcizia: maxisequestro in un forno
Duecento chili di pane, privo di tracciabilità, buttato in un deposito dove, è scritto nella segnalazione all'Igiene pubblica dell'A.Usl Romagna, i molteplici strati di sporcizia trovati, dimostrerebbero incuria da tempo immemorabile.
A scoprire questa situazione, giovedì scorso, sono stati i carabinieri dei Nas di Bologna, sbarcati a Rimini per un controllo a tappeto su numerose attività alimentari. Le divise dell'Arma, che come compito istituzionale hanno la tutela e la salvaguardia della salute dei cittadini, hanno trovato la merce in un negozio al dettaglio a due passi dalla Rocca Malatestiana. Il cibo è stato trovato in uno scantinato adibito a deposito in mezzo alla sporcizia. Già questo sarebbe bastato per chiedere l’intervento dell’autorità sanitaria.
I problemi per il titolare della licenza commerciale erano solo all’inizio. Alla richiesta dei militari guidati dal tenente colonnello Umberto Geri, di fornire la documentazione per tracciare la provenienza del pane, il commerciante non è stato in grado di fornirli. È così scattata la sanzione di 2.000 euro. Come detto, però, la pratica non si chiuderà con la multa. I carabinieri hanno infatti già segnalato la situazione al Dipartimento di Igiene pubblica dell’Azienda Usl Romagna e al comando provinciale della Guardia di finanza per le doverose verifiche fiscali.