Rimini: non pagano le tasse, le prime 5 sospensioni della licenza

Rimini

Partiranno nei prossimi giorni le comunicazioni di avvio di procedimento di sospensione della licenza per le prime cinque attività che compaiono nella “black list” dei maxi evasori, stilata dall’ufficio tributi del Comune di Rimini. Uno strumento che rientra tra le azioni comprese nel nuovo regolamento per il contrasto all’evasione fiscale, approvato dal consiglio Comunale lo scorso 10 ottobre attraverso il quale sarà possibile procedere alla sospensione o alla revoca della licenza per quelle attività commerciali e produttive sul quale pesano gravi irregolarità rispetto al pagamento dei tributi locali. In questi giorni l’Ufficio tributi ha inviato allo Sportello per le attività produttive le segnalazioni dei primi cinque maxi evasori, che da soli ammontano un evaso accertato di circa 500 mila euro tra Imu, Tari e imposta di soggiorno non versati. Dopo una piccola istruttoria interna, il Suap notificherà ai cinque soggetti (quattro strutture alberghiere e un market) l’avvio di procedimento: i titolari avranno trenta giorni per regolarizzarsi, altrimenti scatteranno 90 giorni di sospensione di licenza. Se nemmeno in questo lasso di tempo si provvederà al pagamento di quanto dovuto, il Suap procederà alla revoca dell'autorizzazione, concessione o divieto di prosecuzione di tutte le attività dell‘esercente.

Il nuovo regolamento sull’evasione tributaria avviata dal Comune sta già dando i primi risultati concreti: da settembre, da quando cioè è stato annunciato la “fase due” dell’attività di contrasto all’evasione con il giro di vite nei confronti dei recidivi, sono stati già dodici i soggetti che spontaneamente hanno deciso di avviare le procedure per sanare la propria posizione debitoria evitando così di andare incontro alla procedura di sospensione. Ammontano quindi già a 100mila le somme recuperate dagli uffici in un mese: una cifra destinata a crescere dato che diversi dei soggetti che hanno avviato il percorso di regolarizzazione e che sono in debito con la comunità per cifre consistenti (anche 50mila, 65mila, 90mila euro) hanno optato per una rateizzazione dei versamenti.

“Questo risultato è già un primo indicatore importante della bontà e dell’efficacia della strategia che il Comune ha adottato per andare a sanare le situazioni più gravi e non più tollerabili – sottolinea l’assessore al Bilancio Gian Luca Brasini – Non c’è intento vessatorio, ma solo la ferma volontà di andare a recuperare le somme indebitamente sottratte alla comunità e ristabilire un equilibrio nel mercato, in particolare in campo turistico, dove l’evasione spesso è segnale di contesti di gravi irregolarità che non si limitano all’ambito tributario. Situazioni che viziano gli equilibri del settore, creano concorrenza sleale e sono un danno per la nostra economia. Ringrazio gli uffici di competenza per il lavoro che stanno conducendo, indispensabile per mantenere il principio di equità fiscale che rappresenta un pilastro delle nostre politiche di bilancio”.

Nei prossimi giorni l’ufficio Tributi proseguirà con gli altri ‘maxi evasori’ individuati attraverso la black list, che attualmente comprende circa 25 titolari e gestori di attività per un debito già accertato di circa un milione di euro. Si procederà seguendo le linee guida operative approvate dalla Giunta dando priorità a chi evade importi più elevati, il mancato pagamento o riversamento di più annualità (recidività) e di varie tipologie di tributo.

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