Rimini, "ostentare i rapporti con le amanti rientra tra i maltrattamenti in famiglia"
Anche all’interno della convivenza e delle unioni civili, dunque fuori dal vincolo del matrimonio, l’ostentazione dei tradimenti ora è un maltrattamento. «L’ostentazione dei rapporti con altre donne, accompagnata dal disprezzo per la compagna con la quale c’è uno stabile rapporto di convivenza, rientra nel reato di maltrattamenti in famiglia». Lo spiega l’avvocata Chiara Baiocchi del foro di Rimini, esperta in diritto matrimoniale, adducendo a una nuova sentenza della Corte di Cassazione, la sentenza 41.568. Una nuova pronuncia che oggi consente di chiedere il risarcimento alla controparte che, tradendo, crea alla vittima un danno, o meglio sofferenza riconducibile a un vero e proprio maltrattamento. «Una mia cliente si è trovata ripetutamente sola, con due bambini, mentre il compagno passava la notte fuori dicendo che stava lavorando, quando invece era con l’amante. Non solo: nonostante lei avesse appena subito due pesanti lutti, lui continuava imperterrito con i tradimenti, mortificandola e denigrandola. Addirittura, una volta scoperto, lui l’ha schernita anche davanti all’amante, dicendole che non avrebbe potuto ottenere nulla visto che non erano sposati». In questo caso, oltre alla richiesta di risarcimento avanzata in forza del maltrattamento, «la mamma dei bambini ha ottenuto l’assegnazione della casa familiare e il mantenimento per i minori».