Rimini. Oreste Capocasa, l’asso del centrodestra rimane nel mazzo

Rimini

L'hanno cercato i partiti ma anche diverse personalità vicine al centrodestra. In questo momento, però, l'ex questore di Rimini Oreste Capocasa ha preferito declinare l'invito di una candidatura a sindaco della città.

Nel 2021 Rimini tornerà alle urne. E dopo dieci anni di dominio incontrastato di Andrea Gnassi alla guida della città, per il centrodestra si potrebbe aprire una possibilità importante. Vuoi perché trovare sul fronte del centrosinistra un candidato forte come Gnassi non sarà per nulla semplice, vuoi perché il Partito democratico si sta dimostrando tutt'altro che un monolite. Da qualche giorno, infatti, la presidente dell'Assemblea regionale dell'Emilia-Romagna Emma Petitti ha rotto gli indugi e presentato la sua candidatura. Un passo in avanti che ha suscitato un autentico vespaio e aperto un scontro senza rete dentro il partito. Per la scelta del nome giusto nel centrosinistra quasi certamente si andrà alle primarie, ma la corsa verso il voto non si è aperta certo con il piede giusto.

Di fronte a un Pd così lacerato, l'idea di trovare un uomo di alto profilo come quello Oreste Capocasa, non solo avrebbe compattato le varie forze del centrodestra ma avrebbe probabilmente anche fatto lievitare le possibilità di conquista di Palazzo Garampi.

Purtroppo però non è il momento giusto. «Ho ricevuto delle avance da parte del mondo della politica e da altre persone – conferma Capocasa – ma in questo momento non posso prenderle in esame perché ho altre situazioni da risolvere. Diciamo che non posso giocare la partita da sindaco».

L'ex questore però non si tira indietro. E per il futuro potrebbe anche valutare un impegno in politica: «Mi piacerebbe dare un contributo alla crescita della città – sottolinea – ma non so se sono all'altezza. Al momento resto da parte».

Oreste Capocasa, originario di Cupra Marittima (in provincia di Ascoli), è stato questore di Rimini, Modena e Ancona ottenendo un po’ ovunque importantissimi risultati professionali in campo investigativo. È andato in pensione nell’aprile dello scorso anno come dirigente generale di Pubblica sicurezza (la qualifica più alta nell’organigramma ministeriale prima della nomina a prefetto). Era arrivato a Rimini nel 1983 dove ha lavorato per quasi 15 anni e qui ha deciso di continuare a vivere anche dopo la pensione.

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