Rimini, nuove rotatorie Statale, si parte mercoledì

Rimini

RIMINI. Dopo l’incontro di questa mattina della cabina di regia con Aspi, Anas, Regione e Comune - che ha il compito di coordinare le attività sia in fase preliminare all'avvio dei lavori che in fase esecutiva delle opere e armonizzare gli step e il crono programma - è stata prevista,  per il 22 settembre,  la consegna di tutte le aree alla ditta appaltatrice. Una data che segna il via di diverse opere sulla statale Adriatica, a partire dai lavori per le nuove rotonde tra Ss16 - Ss72 e tra Ss16 - Montescudo-Coriano.  
Con l’installazione del campo base, previsto nell’area verde a monte della Ss 16, in corrispondenza dell’intersezione con la SS di San Marino, la ditta appaltatrice - a partire da mercoledì - prossimo inizierà ad avviare le attività propedeutiche, oltre a portare tutti i materiali necessari per la logistica, legati alla costruzione del cantiere. Un campo operativo esteso, che si concentrerà per primo nella realizzazione della rotatoria tra Ss 16 e via Montescudo. Opera che sarà realizzata per prima per gestire meglio la viabilità sia durante che dopo, cioè quando si passerà alla realizzazione dell’altra rotatoria all’altezza della statale di Ss 72 di San Marino. La conclusione dei lavori per entrambe le rotatorie è prevista fra 18 mesi, un periodo nel quale il cantiere si modificherà per consentire in ogni momento il minor intralcio possibile alla mobilità.  
Parallelamente a questo avvio, tra i primi lavori in programma è prevista anche la realizzazione della pista ciclabile dei Padulli che corre nel vecchio sedime della A14 e collegherà il quartiere dei Padulli con Covignano.  Si tratta di interventi molto attesi con i quali si andranno ad eliminare gli impianti semaforici attualmente presenti sulla statale e che, come noto, prevedono anche la realizzazione di cinque sottopassi (all’altezza di Via della Fiera; Via Covignano; via Coriano; Ss72, via Euterpe) e di un percorso ciclopedonale in località Padulli-Covignano, in modo da andare a ricucire le fratture tra la città a mare e a monte della Statale Adriatica.

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