Rimini. Nuova vita al porto con le navi da crociera

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Sostegno dalla Regione alle opere infrastrutturali che riguardano la riqualificazione del porto di Rimini. Dove insistono «diverse funzioni, dalla pesca al trasporto, dal diporto al valore ricreativo». Con un occhio di riguardo all’“obiettivo-faro” dell’ormeggio delle navi da crociera. È quanto si aspetta l’amministrazione dopo l’incontro tra l’assessora all’ambiente Anna Montini e il collega in Regione alla pesca, Alessio Mammi.

Tra i temi sul tavolo, la realizzazione del Centro servizi per la pesca, il completamento dell’avamporto, l’ormeggio di navi di più grandi dimensioni e la riorganizzazione dello stazionamento in porto della flotta locale, attualmente in doppia fila lungo il porto canale.

Non solo. Occorre anche riqualificare lo scalo di alaggio per permettere i lavori di rimessaggio delle imbarcazioni da pesca, una novantina.

«Altri porti regionali - sottolinea l’assessora - hanno infrastrutture che permettono l’ormeggio di navi da crociera e questo deve essere un obiettivo-faro da raggiungere anche a Rimini su cui si stanno investendo tante risorse per farne una destinazione anche legata alla sua cultura, arte e storia».

Per questo Palazzo Garampi si aspetta da viale Aldo Moro il «sostegno» a un «processo di ammodernamento e infrastrutturazione del porto all’interno di una pianificazione strategica che esprime un’idea chiara di città nella quale si recuperano e integrano valori di socialità, qualità urbana e per le attività produttive».

Così da stabilire, conclude Montini, un «rapporto sempre più forte con il mare, dove la valorizzazione dell’elemento costiero, marino e portuale diventa fattore caratterizzante per produrre una nuova attrattività urbana tutto l’anno».

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