Rimini, nuova emergenza al canile. Aumentano i gatti abbandonati

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Meno abbandoni di cani, ma più rinunce ai gatti. Questa estate si conferma un fenomeno che prende il posto della classica immagine di Fido lasciato al suo destino lungo l’autostrada. Infatti, se il «fenomeno dell’abbandono dei cani sembra essere in contrazione, con un’alta percentuale di animali accolti in struttura che viene immediatamente restituita al legittimo proprietario (in questo periodo anche tanti turisti perdono di vista il loro animale), è invece in costante aumento del numero di rinunce di proprietà di gatti a destare preoccupazione», segnala il Comune. Si pensa che il fenomeno sia «legato al fatto che i proprietari dei felini, per pigrizia, dimenticanza o per questioni economiche, non provveda alla sterilizzazione dei propri gatti; la popolazione felina - per la quale non è esteso l’obbligo dei microchip così come per i cani - aumenta e cresce di pari passo il numero delle rinunce e di abbandoni».
Fatto sta che al Canile (che nel rispetto di quanto previsto dalla legge regionale 27 del 2000, ospita solo gatti feriti, traumatizzati oppure cuccioli in lattazione), attualmente si contano 40 gatti: dal 1° giugno ne sono stati accolti 46, di cui 33 affidati a famiglie. Da gennaio, in totale 173 gatti sono transitati dal “Cerni”, e 73 hanno trovato una nuova casa.
Sono invece 48 i cani attualmente presenti in struttura. Da giugno ad oggi ne sono transitati 50, in gran parte (38) restituiti nel giro di poco ai proprietari grazie alla microchippatura, mentre per 11 cani è iniziata una nuova vita grazie alla generosità di altrettante famiglie. Da inizio anno sono stati invece 34 i cani affidati, «confermando come il canile rappresenti un centro importante per dare agli animali la possibilità di riprendere un percorso fatto di cure e di amore».

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