Rimini, nel lungomare tra risse e alcol: l’estate in trincea dei vigilantes

Alcol a fiumi sul lungomare, Vigilar in prima linea per bloccare le risse. In un’estate che volge al termine, il servizio di vigilanza Vigilar cerca di interpretare le direttrici lungo cui si muove per mantenere la sicurezza. Tre i quad, uno in meno del 2022, con cui altrettanti uomini hanno pattugliato a «lampeggianti accesi» le spiagge dalle ore 23 alle 6. Una soluzione che per il titolare della società, Alessandro Giuliani, «è stato un ottimo deterrente per scongiurare vandalismi, furti e degrado negli stabilimenti balneari dall’1 al 150». Quanto ai controlli sui locali di Marina centro o sugli hotel di Miramare, in tutto una sessantina di clienti, sono condotti da una pattuglia che si sposta su monopattino o, in caso di maltempo, in auto. Tra le due zone passate al setaccio, il titolare definisce più complessa l’area di Miramare, «anche alla luce della clientela di diverso profilo e di figure borderline». Discorso diverso per il salotto buono della città, dove si snodano locali su cui si riversa una marea di ragazzi che dalle 23 fino alle 4 del mattino bevono e chiacchierano all’insegna della spensieratezza.

Interventi mirati

Una cartolina tipicamente estiva che talvolta degenera, complice calura e tensioni, qualora si alzi il gomito o più giovani si contendano l’attenzione della stessa ragazza. Il video di una maxi rissa che ha fatto salire alla ribalta il lungomare Tintori, all’altezza del Turquoise, è stato diffuso sui social con intento polemico da Lucio Paesani, il patròn del Coconuts, a cui la Questura ha imposto la chiusura forzata di 20 giorni causa risse. «Negli ultimi fotogrammi, quando un ragazzo finisce riverso in mezzo alla strada si vede l’intervento di due dei nostri quad – svela Giuliani -. Ma non si tratta dell’unico episodio dell’estate, visti i tanti tafferugli sedati al nostro passaggio a Riccione».

Campanelli d’allarme

Se l’alcol è la prima soglia dell’alert, la seconda tacca è segnata da pesanti offese che spesso sfociano in botte da orbi ma a corollario «non mancano sbandati e personaggi sopra le righe di cui si occupano le forze dell’ordine». Giuliani parla di scenari in linea con l’anno scorso e con la situazione di qualunque rinomata meta di vacanza. Niente polveriera inesplosa, dunque, grazie all’impegno di tanti, tra cui i negozianti e gli albergatori che tengono le saracinesche sollevate. Quanto ai protagonisti «di notti brave» e risse da weekend, risultano «un mix fra cittadini di origine straniera, ragazzi dell’entroterra riminese e turisti sia del nord Italia che dell’Emilia; età variabile dai 17 ai 40 anni. Tutti dati che non consentono facili generalizzazioni». Morale: «Da metà luglio a fine agosto la situazione si è mantenuta stabile, in ideale continuità rispetto alla stagione targata 2022». Un quadro inalterato proprio come «gli sforzi profusi da Vigilar che cerca sempre di fare la sua parte». Quanto ai balli in spiaggia, Giuliani nota che la gente preferisce ballare «a un passo dal mare con i piedi nella sabbia, accorrendo dalla strada appena sente la musica, tant’è che le discoteche registrano un calo del 30%», ma non ravvisa nella pandemia il motore propulsivo del cambiamento. Nel mirino della sua agenzia spiccano infine i pallinari, una sfida che prosegue negli anni su un fronte sempre incandescente.

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