Rimini, muore bambina di 6 mesi per bronchiolite

Archivio

Una bambina di soli sei mesi si è spenta improvvisamente tra le braccia della mamma. È successo a poche ore dal Natale, nella notte tra il 22 e il 23 dicembre nel Pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Infermi di Rimini. Bronchiolite, uno dei tantissimi casi registrati quest’inverno tra i bambini a causa della diffusione del virus respiratorio sinciziale. Un agente virale che provoca una malattia generalmente curabile, ma che può rivelarsi molto pericoloso quando infetta bambini molto piccoli.

Il caso della bimba che ha chiuso gli occhi per sempre a soli sei mesi di vita rappresenta un epilogo drammatico e raro, su cui Ausl Romagna è impegnata a fare luce. Il corpo della piccola, infatti, è stato sottoposto ad esame autoptico, un accertamento diagnostico disposto dall’azienda sanitaria per indagare il quadro clinico che ha portato la bambina al decesso. Al momento, infatti, non vi sono indagini in corso da parte della magistratura.


Il fatto


Come si apprende da Ausl Romagna, i genitori si sono precipitati al Pronto soccorso pediatrico nella serata del 22 dicembre, stringendo tra le braccia la bimba malata e febbricitante. Un accesso d’urgenza, dopo alcuni giorni di malattia. Visitata subito dai sanitari, la bimba è stata accolta in reparto insieme alla mamma, per trascorrere un periodo di osservazione in ospedale. Dopo qualche ora dall’accesso, però, nonostante le cure immediate che sono state fatte, è avvenuto l’improvviso peggioramento. Un arresto cardiaco ha spezzato per sempre la vita della bimba, che è spirata proprio mentre era in braccio alla sua mamma. Una tragedia terribile su cui gli accertamenti attivati direttamente dall’azienda sanitaria mirano a fare chiarezza. Al momento, non si ravvisano ipotesi di reato e non risultano indagini in corso.


Bimbi ricoverati


Sono stati tanti i bambini contagiati dal virus sinciziale durante questi mesi invernali. E in questo momento quattro piccoli pazienti sono ricoverati nel reparto di Pediatria, mentre tre si trovano in Terapia intensiva neonatale. «Tutti gli anni registriamo questa recrudescenza – riferiscono dalla direzione sanitaria dell’ospedale Infermi – si verificano ondate che costringono diversi bambini ad avere necessità di essere ricoverati». «Adesso, però – rassicurano – il numero dei bimbi accolti in reparto non è tale da mettere sotto pressione l’ospedale». I medici raccomandano prudenza, prestando attenzione sin dagli esordi della malattia.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui