Rimini, multe per 210mila euro ai pallinari, ma poi chi le paga?

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Non si è fermata un istante, in questi mesi estivi, la lotta dalla polizia locale di Rimini nel contrasto al fenomeno dei cosiddetti “pallinari”. Un’azione compiuta dalle donne e dagli uomini della squadra giudiziaria in abiti civili - spesso coadiuvati dalle unità cinofili - che hanno operato in diversi turni nelle ore diurne e notturne, allontanando oltre cento batterie di “pallinari” posizionate nei luoghi della passeggiata, lungo i viali delle regine.


Con le ultime 11 sanzioni elevate negli ultimi 3 servizi per il contrasto al fenomeno delle tre palline - organizzati venerdì, lunedì e martedì sorso - gli agenti della polizia locale hanno chiuso un trimestre di controlli i cui numeri sono davvero significativi. Dal report fornito dagli uffici, infatti, emerge che sul fronte del contrasto al gioco truffa delle tre palline, nei 3 mesi estivi (di giugno, luglio e agosto) sono stati elevati 210 mila euro di sanzioni, per un totale di 210 verbali notificati e contestati ad altrettante persone, come prevede l’articolo 3 del regolamento di Polizia Urbana che dispone una sanzione di 1000 euro per ciascuna violazione. Sanzioni (sulla carta, perché in genere nessuno le paga) fatte nell’ambito di un’attività estesa su tutto il territorio da nord a sud, per la quale sono stati organizzati quasi 40 servizi specifici, mirati al contrasto di questo fenomeno difficile da eliminare. Sono state infatti 28 le sanzioni fatte nel mese di Giugno, 99 quelle elevate in luglio e 83 le multe di agosto, mentre 17 sono stati in tutti i fogli di via notificati per esercitare la possibilità - prevista dalla legge - dell’allontanamento, ovvero l’obbligo di non dimorare sul territorio comunale.


I servizi di controllo sono stati fatti dalla polizia locale secondo un medesimo schema d’intervento che prevede in primo luogo gli agenti - che operano in più pattuglie e in abiti civili - isolare il “palo”, per poi sorprendere i pallinari mentre sono intenti sui tavolini da gioco, dove purtroppo non sono rari i turisti, anche stranieri, che si accalcano prima di essere truffati.

Il teatrino è sempre lo stesso: su un tavolino improvvisato viene allestito il tradizionale gioco delle tre carte, con la variante più frequente che è costituita da una pallina che compare e scompare sotto tre campanelle o tre bicchieri. Accanto al “prestigiatore”, che abilmente nasconde e la pallina, entrano in azione dei complici che fingono di scommettere, mentre qualche “palo” appostato nelle vicinanze avverte dell’eventuale arrivo di uomini in divisa. Bande organizzate, che agiscono tra chi passeggia lungo i viali con un trucco vecchio come il mondo, ma che purtroppo fa ancora troppe vittime.

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