Rimini, morte violenta di un gattino: sospetti sul padrone

Rimini

«Lanciavo in aria il gattino, per farlo divertire, come si fa con i bambini, ma purtroppo non sono riuscito a riprenderlo al volo: è caduto male ed è morto».

La versione del proprietario, un quarantenne residente in una località della Valconca, non ha convinto per prima proprio la signora che quel micetto glielo aveva regalato, dopo aver messo un’inserzione sul web. E adesso il racconto dell’uomo è al vaglio delle Guardie ecozoofile-Giacche verdi di Rimini. L’esperienza investigativa del vicepresidente dell’organizzazione no-profit, l’ispettore della polizia di Stato Roberto Bonifazi, potrà rivelarsi preziosa per ricostruire i fatti. C’è il sospetto infatti che l’uomo, in un momento di rabbia, abbia colpito il gattino (di tre mesi) o lo abbia scagliato di proposito sul pavimento. Rischia una denuncia per il reato di uccisione di animali. «Il micetto era ridotto troppo male, aveva il muso tutto insanguinato» ha raccontato la donna, coinvolgendo nella vicenda anche l’Enpa (Ente protezione animali) di Rimini.

A fare luce sulla natura delle lesioni riportate dall’animale saranno però i veterinari dell’Asl. Sulla carcassa sarà infatti effettuata l’“autopsia” per capire se il trauma letale è compatibile con una caduta accidentale. «L’ho lanciato in alto, direi almeno quattro metri, ma poi non sono riuscito a riprenderlo, non volevo fargli del male» è la spiegazione del quarantenne.

Poco tempo fa si era fatto avanti contattando la signora che aveva dei gattini da regalare. Lei gli ha donato il micetto che non aveva neanche tre mesi di vita. Dopo un po’ però lui le ha richiesto, e ottenuto, un contributo economico per le vaccinazioni. Infine, la nuova telefonata: «Il gattino sta male, è stato un incidente». Affranto per l’accaduto, lui ha raccontato a tutti la stessa storia. Potrebbe essere chiamato a ripeterla, un domani, anche davanti al giudice. Di recente le Guardie ecozoofile-Giacche verdi di Rimini, grazie a una segnalazione, sono intervenuti in una zona di campagna per recuperare e salvare otto cagnolini, una cucciolata nata un mese o un mese e mezzo prima. Ora sono ricoverati al canile di Riccione, alcuni in cerca di un padrone, si spera dai modi gentili o quantomeno attento alla loro salute.

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