Rimini. Morte di Pantani, il dossier di mamma Tonina in Procura: il mistero delle due escort nella stanza

Archivio

Il mobile bar e la televisione piantata contro la porta. Una stanza, la 5D del vecchio residence Le Rose di Rimini, da cui non sarebbe potuto fuggire nessuno. Uno spacciatore messo spalle al muro, reo confesso, condannato. Sono le certezze cristallizzate dalle due indagini della procura della Repubblica di Rimini sulla morte di Marco Pantani, ucciso da un’overdose di farmaci il giorno di San Valentino del 2004. Una ricostruzione che continua a non convincere mamma Tonina e per questo motivo ieri pomeriggio, accompagnata dai suoi nuovi legali gli avvocati Fiorenzo e Alberto Alessi, ha consegnato un nuovo “dossier” e per più di tre ore si è intrattenuta a fornire ulteriori spontanee dichiarazioni ai carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo del comando provinciale di Rimini cui la procura ha delegato una serie di accertamenti. E solo al termine di questi atti, se emergeranno nuove prove, sarà chiuso il fascicolo informativo “modello 45” e sarà riaperto il “Caso Pantani”. Mamma Tonina ha concentrato la sua deposizione anche questa volta sugli ultimi giorni di vita del figlio a cavallo tra ll compleanno di Marco e il 14 febbraio quando la notizia della morte raggiunse lei e il marito in Grecia dove si trovava da tempo in vacanza. Avrebbe anche fornito nuove indicazioni a detta dei legali facilmente verificabili rispetto a quanto già dichiarato lo scorso novembre al pm Bertuzzi. Massimo il riserbo su questo punto, ma si sa che molta importanza viene data da mamma Tonina alle due prostitute che la mattina del 14 febbraio avrebbero incontrato il Pirata nella sua stanza al residence. Sulla morte del Pirata i riflettori si sono nuovamente accesi dopo le dichiarazioni alla Commissione Antimafia nel 2019 dal generale in congedo della Finanza Umberto Rapetto consulente dell’avvocato Antonio De Renzis penultimo legale di mamma Tonina e di Flavio Miradossa, pusher di Pantani. Boutade che ha portato il procuratore capo Elisabetta Melotti e il sostituto Luca Bertuzzi ad ascoltare e dare mandato per le verifiche delle nuove informazioni.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui